La storia del Friuli venezia giulia
Prima della conquista romana, avvenuta verso la fine del III secolo, le popolazioni liguri del Friuli erano già state invase dai Celti (V secolo).
Prima
della conquista romana, avvenuta verso la fine del III secolo, le popolazioni
liguri del Friuli erano già state invase dai Celti (V secolo).
Una volta fondata Aquileia (181 a.C.), divenuta ben presto uno dei centri
più importanti della penisola, il Friuli fu incluso da Augusto
nella X regione, la Venetia, e durante il declino dell'Impero di Roma,
questa regione fornì il punto d'ingresso per le popolazioni barbariche.
Devastata Aquileia dagli Unni, nel 452 d.C., la regione assistette all'affermarsi
progressivo di Cividale, divenuta capitale del ducato omonimo, sotto
i Longobardi (568-776).
Pesantemente colpita dall'invasione degli Avari (inizio VII sec.), il
Friuli longobardo vide distrutta la sua capitale ed i suoi maggiori
centri urbani.
Carlo Magno annesse la regione alla
marca d'Austria, eleggendo Cividale a capitale del territorio, comprendente
al tempo anche l'Istria e la parte sud orientale del Tirolo (796).
Devastata nuovamente anche dagli Ungari e divisa in quattro frazioni
(828), sotto Ottone I, la regione
fu dominata dalla marca di Baviera (952), e restò sotto al domino degli
Ottoni fino al 1420.
Durante il Rinascimento, con il
succedersi di battaglie tra signorie rivali, Venezia iniziò la sua espansione
sul retroterra italiano, conquistando Aquileia, e tenendo sotto al suo
controllo il Friuli, per quasi quattro secoli, fino alle campagne di
Napoleone Bonaparte.
Conquistato da Napoleone, il Friuli fu ceduto all'Austria, dal 1797
al 1805, con il trattato di Campoformio.
Ritornato all'Austria nel 1814, dopo la partecipazione al Regno Italico
(1805-1814), con la Terza Guerra d'Indipendenza
(1866) fu annesso al regno d'Italia, fatta eccezione per la provincia
di Gorizia che fu unita all'Italia alla fine della Prima
Guerra Mondiale.