DONNE E ISTITUZIONI
cultura
10 Ottobre 2009 amministratore

DONNE E ISTITUZIONI

LE STRADE DA PERCORRERE A LIVELLO NAZIONALE E COMUNITARIO L'Italia La sottorappresentanza politica femminile è un dato di fatto.

LE STRADE DA PERCORRERE A LIVELLO NAZIONALE E COMUNITARIO

L'Italia

La sottorappresentanza politica femminile è un dato di fatto. Le autorità governative italiane hanno riconosciuto questa situazione, ma non è stato ancora elaborato un programma d'azione, per arginare il crescente allontanamento delle donne dalla politica.
Se da una parte, infatti, le donne non sono molto presenti nelle istituzioni, dall'altra, invece, si assiste ad un progressivo disinteresse delle stesse donne nei confronti della politica e delle sue dinamiche.
Sebbene si tratti di un fenomeno, che s'inserisce nell'attuale crisi della rappresentanza (vedi paragrafi precedenti), tuttavia nel caso delle donne è quanto mai indicativo di una completa sfiducia nei confronti delle modalità, attraverso cui si accede alle cariche pubbliche.
Per riequilibrare la rappresentanza e dare un nuovo impulso alla partecipazione politica femminile, occorre innanzi tutto abbandonare lo scetticismo, che prevale nelle associazioni femminili, nelle organizzazioni femminili dei partiti e dei sindacati. Insomma le italiane devono destarsi, per ottenere nuovi spazi, anche in politica.
Poiché la popolazione italiana si presenta ancora molto legata alla tradizione, prima di adottare dei provvedimenti legislativi, sarebbe forse più opportuno procedere ad una capillare campagna di sensibilizzazione nei confronti di tutta la collettività, in tutti i suoi aspetti. Per costruire una società basata sulle pari opportunità per l'uomo e la donna, bisognerebbe puntare i riflettori proprio sull'uomo e la donna. Partire da questi due nuclei distinti ed indissolubili, per un futuro di sostanziale eguaglianza.
Pertanto sulla base dell'esperienza di altri Paesi europei, si possono trarre utili suggerimenti, per coinvolgere in un dibattito quanto mai attuale (quello sulle donne in politica) tutte la parti in causa. In questa direzione, si possono promuovere sondaggi, osservatori statistici, i cui risultati dovrebbero essere divulgati periodicamente. Organizzare convegni e conferenze, che siano critici e propositivi, così da dare al cambiamento una direzione, che sia quanto più possibile vicina alle esigenze della popolazione.
Accanto a queste iniziative, che incidono sul piano culturale, sarebbero da prendere in considerazione dei progetti anche sul piano legislativo. Anche in questo caso, l'esempio fornito da alcuni Paesi europei, come la Gran Bretagna e la Svezia (vedi paragrafi precedenti), può costituire un valido punto di riferimento, per l'elaborazione di politiche attive, a favore della presenza femminile nelle istituzioni.
Poiché queste misure si dovranno inserire all'interno di un contesto politico ben preciso, esse dovrebbero essere pensate con preciso riferimento al caso italiano.
Iniziative a favore di una rappresentanza più equilibrata, potrebbero contribuire ad arricchire il dibattito, in atto in Italia, sulla riforma costituzionale ed istituzionale, portando più elementi di democraticità ed eguaglianza.

 

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