Le società umane primitive - Le donne raccoglitrici
cultura
11 Marzo 2010 emanuela

Le società umane primitive - Le donne raccoglitrici

Durante il paleolitico le comunità umane si nutrivano di frutta, delle radici raccolte e degli animali cacciati. Erano popoli nomadi, che si spostavano da un posto ad un altro, a seconda della reperibilità di cibo.

Il mondo primitivo è una realtà molto diversificata. L'era preistorica comprende un ampio arco temporale e si suddivide, in linea generale, in due grandi epoche: il paleolitico ed il neolitico. Si tratta di una distinzione importante, poiché circa diecimila anni fa i nostri antenati impararono a coltivare la terra e ad addomesticare gli animali.

Durante il paleolitico le comunità umane si nutrivano di frutta, delle radici raccolte e degli animali cacciati. Erano popoli nomadi, che si spostavano da un posto ad un altro, a seconda della reperibilità di cibo.
L'invenzione dell'agricoltura si ripercuote con un peso significativo sulla società umana primitiva, modificandone aspetti importanti.
In genere, con l'adozione delle tecniche agricole, i gruppi umani tendono a diventare sedentari, a stabilirsi, cioè, in un luogo per un periodo più o meno lungo. L'agricoltura ha tempi lunghi, che richiedono un impegno costante, e quindi legano il gruppo ad un determinato territorio.
La sedentarietà comporta una nuova struttura della società primitiva, nella quale iniziano ad emergere ruoli diversi e la gerarchia sociale.
Di conseguenza anche la donna si trova ad occupare una posizione diversa, rispetto a quella occupata durante l'età primitiva.

 

Le donne raccoglitrici

Le società umane del paleolitico erano gruppi nomadi, che si mantenevano attraverso le attività della caccia e della raccolta.
L'uomo si trovava in un ambiente ostile, fisicamente svantaggiato in confronto agli altri predatori. La caccia quindi non costituiva una fonte di cibo sicura e consistente.
La sopravvivenza della comunità era, bensì, assicurata dalla raccolta d'erbe, tuberi e frutti, e dalla caccia di piccoli roditori. Una funzione importante assolta dalle donne del gruppo.
Legate alla cura dei figli e meno adatte a partecipare alle grandi battute di caccia, le donne primitive provvedevano al sostentamento del gruppo, svolgendo un lavoro di grandissima importanza.
Non si deve sottovalutare la portata della raccolta. Essa non deve essere concepita come la casuale ricerca di cibo commestibile nelle vicinanze dell'accampamento.
Le donne preistoriche conoscevano con perizia i cicli di riproduzione delle piante, ed i luoghi ove esse crescevano più abbondanti.
Sapevano distinguere una specie vegetale dall'altra e conoscevano le proprietà d'ogni arbusto. Sapevano come usufruire d'ogni parte del frutto, e come non danneggiare le piante durante la raccolta.
Anzi, nel corso delle loro "battute", le donne curavano le piante commestibili, sarchiando, eliminando le erbacce e talora concimando il suolo. Alcune popolazioni bruciavano una parte di un territorio per accelerare la crescita della vegetazione o per intensificare la produttività.
Non è escluso che durante il loro passaggio, le donne-raccoglitrici abbiano anche piantato dei semi, per ritrovare l'anno successivo una quantità superiore di piante commestibili.
Il gruppo si spostava in base ad una sorta di "mappa", tracciata secondo la reperibilità ed abbondanza di piante. Il gruppo, quindi, si spostava, seguendo le indicazioni delle donne-raccoglitrici.

 

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