La Storia della vite
La storia della vite e la nascita della viticoltura
10 Ottobre 2009 amministratore

La Storia della vite

La progenitrice della vite appare sulla terra circa 230 milioni di anni fa.,Sono stati ritrovati fossili di “AMPELIDEE” nella Russia asiatica, in America e in Europa.

La progenitrice della vite appare sulla terra circa 230 milioni di anni fa.,Sono stati ritrovati fossili di “AMPELIDEE” nella Russia asiatica, in America e in Europa.. La “Vitis” , vera e propria, cresce spontanea in Groenlandia, in Islanda ,in Alaska.. circa 57 milioni di anni fa. In italia la vite cresce da almeno un milione di anni : esemplari fossili di VITIS VINIFERA si sono trovati in Toscana, nelle Marche, a Fiano Romano, sulla via Flaminia Nel periodo Neolitico , con gli insediamenti stabili , l’uomo inizia a favorire l’evoluzione del genere Vitis Vnifera Silvestris : la pianta spontanea viene coltivata con gli attrezzi, selezionata,scelta per bontà e dimensioni . A documentare ciò esistono reperti ritrovati lungo il bacino del Mediterraneo, in Asia, in America, in Medio Oriente. Altrettanti reperti mostrano come nei secoli l’uomo abbia lavorato l’uva per ottenerne il vino: si sono ritrovate giare risalenti alla civiltà Sumera , contenenti residui di Acido Tartarico sostanza che si trova nell’uva fermentata- ( località : fiume Eufrate Egitto).

i Romani sviluppano la vitivinicoltura esportando vino in tutto il mondo . Essi scelgono il terreno, arano, piantano, effettuano la vendemmia, pigiano l’uva con i piedi, torchiano nel “Turcularium, vinificano e socializzano degustandolo. Il vino allora era diluito con l’acqua, anche quella di mare, aromatizzato con il miele e le spezie per creare una sorta di ubriacatura e rendere il pasto più divertente.

Il vino in Italia, durante lo scorrere dei secoli, ( 1300 – 1600 ) ha sempre accompagnato l’uomo, anche durante le guerre più feroci i vigneti sono stati protetti come beni preziosi per la plebe e per i signori . Le varie regione producevano il proprio vino: il Chiaretto in Calabria, in Campania l’ Ellenico,nel lazio l’Aleatico, nelle Marche il Verdicchio. Già da allora esisteva la figura dell’assagiatore di vini. Nella metà del1800 grandi statisti come Cavour hanno contribuito al miglioramento della produzione vinicola ( produzione del Barolo ) Garibaldi, amava aiutare i contadini a preservare la vigna da malattie che la minacciavano.

Alla fine del 1800 fino ai primi decenni del 1900 ,due gravi malattie della vite: la Filossera e la Peronospera distrussero e sconvolsero il 90 % della viticoltura italiana. Solo dopo il 1950 riprese lentamente l’ascesa della stessa. Solo dal 1970 è iniziato il recupero dei vitigni autoctoni.

 

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