L'Ecosistema Viticolo
Possiamo immaginare l’ecosistema viticolo come un triangolo in cui ai due angoli di base corrispondono : terreno e clima , la cui sintesi è il vitigno.
Possiamo immaginare l’ecosistema viticolo come un triangolo in cui ai due angoli di base corrispondono : terreno e clima , la cui sintesi è il vitigno. Il tutto in parte è regolato dai fattori umani. Esiste una relazione tra fattori naturali e tipo di vino prodotto: vini rossi, bianchi, novelli, leggeri, giovani, spumanti, frizzanti. Esistono produzioni diverse per regioni: vini di grande produzione su vaste superfici come il CHIANTI o piccoli territori che producono vini di modeste entità come il BAROLO , BRUNELLO DI MONTALCINO. Il rapporto tra il territorio e il nome del vino è regolato e garantito dalla DENOMINAZIONE DI ORIGINE CONTROLLATA che riconosce la qualità del vino, l’ ecosistema , e la professionalità umana.
L’impianto del vigneto è regolamentato da disposizioni legislative non solo nazionali ma anche comunitarie che prevedono scelte mirate su : clima, selezione dei ceppi, suddivisione del territorio per categorie e zone. In Italia la viticoltura è ripartita in: zona collinare (maggiore estensione) zona pianeggiante, zona montana ( in pianura e in fondo valle è tale l’estensione e la conseguente produzione da equivalere a quella collinare ) In collina e in montagna l’escursione termica, l’altitudine, la luminosità, la ventilazione, la siccità del terreno influenzano positivamente qualità e quantità di uva e di vino: zuccheri, aromi, polifenoli si depositano negli acini in modo più adeguato migliorando ogni caratteristica presente.