Riflessioni sul fondatore ed ispiratore di Pax Cultura
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10 Ottobre 2009 amministratore

Riflessioni sul fondatore ed ispiratore di Pax Cultura

Riflessioni sul fondatore ed ispiratore di Pax Cultura "Quando manca la visione, il popolo muore", così dice una stupenda massima esoterica.




"Quando manca la visione, il popolo muore", così dice una stupenda massima esoterica.
La funzione fondamentale dell'Artista è proprio quella di dare vita, tramite la divina facoltà della creatività, a quella visione del futuro che dovrà poi manifestarsi anche a livello fisico e riportare alla vita il popolo. L'Artista che sia degno di questo nome nel suo significato più profondo, vede con l'occhio della mente l'era la cui fioritura è imminente, vede in cosa consiste il prossimo passo nel cammino evolutivo e descrive quella visione nuova, la rende manifesta, rigenera la cultura e la conoscenza, diffonde coscienza e rende salda, grazie alla forza del suo conseguimento, la mano che costruirà la nuova civiltà, la quale, fondata su quella coscienza, sarà l'incarnazione di quella visione.
Questo naturalmente è un compito che non si riduce all'ambito delle arti liberali ma, essendo la meta (consapevole o meno) di ogni essere umano la costruzione dell'esistenza come Armonia e Bellezza, è appannaggio di tutti coloro i quali nella loro vita quotidiana contribuiscono a creare giusti e retti rapporti, lavorano per costruire l'Armonia (passo obbligato prima di essere in grado di esprimerla all'esterno) dentro se stessi, facendo della propria vita un'Opera d'Arte.
Nicholas Roerich ha fatto tutto questo, in tutti gli svariati campi in cui ha operato, nei suoi libri, nelle sue circa 7.000 opere (tra dipinti, disegni, schizzi di scene e costumi teatrali), nei suoi lavori di ricerca scientifica (archeologia e botanica soprattutto) e di divulgazione della storia antica, della filosofia orientale e della Saggezza Eterna, negli innumerevoli articoli e conferenze, nella fondazione di musei e associazioni in tutto il mondo e, importantissimo, nella redazione di un Trattato Internazionale, tuttora in vigore, per la protezione e la preservazione delle istituzioni culturali e dei monumenti di interesse artistico in tempo di guerra e di pace, che gli è valso la nomination al Nobel per la Pace e che da lui ha preso il nome di Patto Roerich.

Nicholas Roerich nacque nell'ottobre 1874 a San Pietroburgo. E' interessante che il Messaggero dell'Armonia e della Bellezza, il custode di questi semi di luce, una delle guide inviate all'umanità per aiutarla a passare dall'Era dei Pesci a quella dell'Acquario, dal 6° Raggio (che gli uomini hanno espresso come devozione, fanatismo, competizione, ideologia e sacrificio del sangue) al 7° Raggio (che porterà comprensione, sintesi, cooperazione, coscienza di gruppo e fratellanza) sia nato in Russia, simbolo in senso specialissimo, secondo le parole del Tibetano, dell'Arjuna mondiale.
Questa nazione infatti ha la personalità di 6° Raggio e l'Anima di 7°, ha personalità Leone e Anima Acquario (questi due segni sono opposti polari); il simbolo dei Pesci rappresenta l'Anima e la personalità unite dal sutratma, il filo della coscienza, segno che l'obiettivo di questa Età era il contatto fra le due, fra la Vita e la forma, per far sì che nell'Età successiva l'Anima potesse dominare "la forma esterna, la vita e ogni evento". Quindi questo passaggio contemporaneo dalla personalità all'Anima (non identificarsi più nella personalità ma prendere coscienza di se stessi in quanto Anime e vivere come tali), dal 6° al 7° Raggio e dalla coscienza individuale del Leone alla coscienza di gruppo dell'Acquario, è proprio quello che attende gli esseri umani in questo momento.
Dalla Russia partiranno, secondo le parole del Tibetano, la nuova religione e la nuova educazione, due pietre angolari nella costruzione della civiltà aurea che ci attende, espressione reale e compiuta dei valori (pace e cultura) scelti da Roerich per sintetizzare la sua missione, cioè la diffusione della cultura come base indispensabile per la costruzione della pace, intendendo la cultura nel suo senso più vero e profondo (che è stato Roerich stesso a mettere in evidenza) di culto di Ur, culto del fuoco o della luce.

Il motto esoterico della Russia è "Collego due vie" ed è proprio questo che ha fatto Roerich. Durante tutta la sua vita e in tutti gli ambiti in cui ha operato ha espresso un'inclinazione ad armonizzare, ad unire, a trovare corrispondenze tra gli apparenti conflitti e gli opposti in ogni aspetto dell'esistenza. Ha sempre cercato di superare la separatività, la compartimentazione, anche nella sua Arte, che non rientra in nessuna categoria o stile definiti ma è un universo unico (nel senso che non ce ne sono di simili e che abbraccia tutto, poesia, scienza, legge, ordine, trascendenza, ritmo). Il suo talento per la sintesi (che ammirava negli altri e incoraggiava nei giovani) gli ha permesso di correlare il soggettivo con l'oggettivo, lo spirituale col materiale, il filosofico con lo scientifico, la saggezza orientale con la conoscenza occidentale. Ha saputo creare ponti di comprensione e di arricchimento tra quelli che solo apparentemente e fino ad un certo livello sono opposti in contraddizione, dalla cui fusione, una volta trasformata l'opposizione in complementarità grazie a quell'ampliamento di coscienza che secondo Roerich è un dovere di tutti perseguire, nasce una nuova unità e soprattutto scaturiscono Armonia e Bellezza.


L'intera vita di Nicholas e Helena Roerich è stata dedicata alla contemplazione, alla creazione, alla diffusione della Bellezza e della coscienza della necessità di una educazione ad Essa e di una tensione costante ed uno sforzo che niente può scoraggiare nel ricercarla e nell'imparare ad esprimerla. Il loro matrimonio, avvenuto sotto il segno dello Scorpione (governato dal 4° Raggio, il Raggio dell'Armonia tramite conflitto) è stato davvero, vista la levatura dei soggetti, all'insegna dell'Armonia, dell'adempimento di funzioni precise in un lavoro di gruppo, dell'unione perfetta dei complementari ed è stato davvero un trionfo, la nota chiave di questo segno zodiacale.
Parliamo di Nicholas ma è come se ogni frase avesse un doppio soggetto, uno maschile e uno femminile, perché il loro è stato un lavoro congiunto e il contributo di Helena all'opera del marito, in tutti i campi e a tutti i livelli, non potrà mai essere sopravvalutato. Tramite Helena, dotata pianista e autrice di diversi libri e della traduzione in lingua russa della Dottrina Segreta, è stato dato all'umanità da parte del Maestro Morya l'insegnamento dell'Agni Yoga, lo yoga più elevato, che non consiste più in posizioni fisiche e in particolari respirazioni, bensì nell'applicazione pratica, quotidiana e cosciente di quei valori che tutte le tradizioni spirituali mondiali affermano e che tutte le guide dell'umanità sono venute a ripeterci e a manifestare tramite vite degne e luminose, affinché fossero per noi dei modelli. Questo era l'obiettivo onnicomprensivo e la base portante del lavoro dell'Agni Yoga Society, fondata dai coniugi Roerich all'inizio degli anni '20. Helena fu, secondo le parole dello stesso Nicholas, "moglie, amica, compagna di viaggio, ispiratrice"; la loro collaborazione nello studio, nel lavoro, nell'espansione di coscienza e nella creazione (che per essere vera e grande necessita di una fusione perfetta di due polarità, quale fu la loro unione) e il loro sostegno e stimolo reciproco permisero la trasformazione di ogni ostacolo in possibilità e la realizzazione di un servizio mondiale straordinario.

L'Artista è un creatore di energie, più che di forme (queste ultime seguono solo le precedenti), la sua Arte svela le Idee nel loro significato più profondo, è una manifestazione delle Leggi Universali, una chiave di sintesi che porta alla vera conoscenza di sé in quanto Anima, Essere Spirituale, espressione di Luce, Amore, Equilibrio, Geometria. Già Platone affermava che l'Arte può essere un mezzo per arrivare alla nostra più profonda identità ed è in quest'ottica che l'Arte assume tutto il suo valore e che la Bellezza esprime tutto il suo potere salvifico e nobilitante.
Le opere di Nicholas Roerich sono straordinarie proprio in questo, testimoniano questa qualità sottile della vera Arte, questa sua capacità di elevare chi la contempla e chi la crea; i suoi quadri furono spesso dipinti in viaggio, durante le sue spedizioni himalayane (Tibet, India, Altai, Mongolia, Turkestan cinese) ed esprimono questo senso del viaggio, il cammino interiore di ritorno alla Casa del Padre, il quale - Roerich non si stancò mai di ripeterlo - non potrà che avvenire nella Bellezza e non potrà essere disgiunto dalla sua espressione. La Bellezza è quindi l'obiettivo della via ed è la via stessa ed è l'Etica Vivente a trasformare la vita in un'opera d'Arte, in un'espressione ininterrotta e cosciente di Armonia.


L'Arte di Roerich riesce a rendere l'essenza e spinge gli uomini, in modo dolce e nello stesso tempo imperativo, alla presa di coscienza del loro destino spirituale, ricordando loro il dovere di prepararsi per la Nuova Era in cui "Ridgen Djapo (il Messia della tradizione mongola) radunerà il suo esercito e sotto le insegne della Bandiera della Luce sconfiggerà le schiere delle tenebre". Roerich era già pronto e suggerì che sui pettorali delle corazze comparisse la parola "cultura".
Credeva che la pace fosse un requisito irrinunciabile per la sopravvivenza del pianeta e per il prosieguo della sua evoluzione e della manifestazione del Piano Divino su di esso ed esortò i suoi fratelli uomini a lottare senza posa per raggiungere quella pace attraverso la cultura, unendosi cioè nel linguaggio comune della Cultura e dell'Armonia. Scrisse proprio così: «Che ci sia unione fra noi - chiederete: "In che modo?". Sarete d'accordo con me: nel modo più semplice, per creare un linguaggio comune e sincero. Nella Bellezza e nella Conoscenza».

Fonte: Associazione Pax Cultura



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