La visualizzazione nella ripulitura del corpo emotivo: benessere e armonia nella vita quotidiana

Il Maestro Tibetano parla del corpo emotivo come in un grande riflettore che assume colore e moto dall’ambiente,rimane impressionato da ogni fuggevole desiderio, “ogni corrente lo agita, ogni suono lo fa vibrare,ameno che non venga addestrato a ricevere e a reagire solo a quelle impressioni che gli giungono dai livelli intuitivi tramite il Sé superiore”. La meta dovrebbe essere quella di addestrare il corpo emotivo in modo che divenga quieto e limpido come uno specchio, sì che possa riflettere alla perfezione.
“Sua meta dovrebbe essere di fa sì che esso rifletta solo il corpo causale, e assuma colore in armonia con la Legge, e sia mosso ad agire in direzioni definite e non secondo come soffiano i venti del pensiero,o come si sollevano le maree del desiderio”. Rispetto a come rendere quieto il corpo emotivo, il Maestro Tibetano indica diversi metodi, alcuni sotto la direzione dell’aspirante, altri sotto quella del Maestro:

1. Vigilando costantemente ogni desiderio Insistendo ed amplificando i desideri che sono di ordine elevato e inibendo gli altri.

2. Con il costante, quotidiano tentativo di giungere a contatto con il Sé superiore e rifletterne i voleri nella vita. Questo permette di polarizzare gradualmente il corpo emotivo verso piani più sottili ed elevati.

3. Con definiti periodi giornalmente diretti ad acquietare il corpo emotivo Tanto si insiste sulla necessità di calmare la mente in meditazione, ma si dovrebbe ricordare che il placare la natura emotiva è un passo preliminare alla quiete mentale; l’una succede all’altra ed è saggio cominciare dal basso.

4. Con azione congiunta sul corpo emotivo la notte, secondo la direttiva di Ego più avanzati, che operano sotto la guida del Maestro. “In questo caso, la stimolazione o l’acquietamento della vibrazione susseguono all’applicazione di certi colori e certi suoni”.