10 Ottobre 2009
amministratore
I primi esponenti del Feng Shui ritenevano che il modo per ostacolare qualsiasi elemento che minacciava una proprietà era di metterci vicino un elemento protettivo come alberi, una siepe, un muretto. Con il passare del tempo essi capirono che potevano migliorare il “Chi” “la linfa vitale della terra” introducendo nei loro giardini un insieme di elementi come sentieri, giardinetti rocciosi, laghetti, piccoli padiglioni, piante e fiori dallo speciale significato simbolico.
La posizione e orientazione erano importanti, gli antichi saggi ritenevano che il “chi” di un giardino si poteva controllare efficacemente come all’interno della casa, applicando le stesse regole del Feng Shui sull’equilibrio e armonia.
La storia ci dice che i giardini cinesi venivano progettati secondo i principi del Feng Shui almeno mille anni prima della nascita del Cristo. Il loro scopo era semplicemente di trovare un equilibrio tra lo ying e lo yang della proprietà e l’ambiente circostante, combinando con la natura il prodotto delle mani dell’uomo. Solo facendo questo si credeva che i padroni del giardino avrebbero potuto vivere in armonia con la cosmologia naturale e l’ambiente artificiale. I primi esponenti del Feng Shui che si interessarono al giardino scrissero un numero di regole relative all’orientazione degli elementi principali, essi stabilirono le seguenti posizioni per ciascun elemento:
SENTIERI: La posizione migliore per i sentieri principali è nella parte a ovest del giardino.
ALBERI: Dovrebbero essere piantati nelle zone a est e sud-est, eccetto quando sono necessari come barriera.
LAGHETTO: Ogni laghetto o corso d’acqua artificiale dovrebbe essere situato a sud o a est.
GIARDINO ROCCIOSO: Idealmente posizionato a nord del laghetto, dovrebbe incorporare una piccola cascata.
Armonia e benessere in giardino
Armonia e benessere in giardino I primi esponenti del Feng Shui ritenevano che il modo per ostacolare qualsiasi elemento che minacciava una proprietà era di metterci vicino un elemento
I primi esponenti del Feng Shui ritenevano che il modo per ostacolare qualsiasi elemento che minacciava una proprietà era di metterci vicino un elemento protettivo come alberi, una siepe, un muretto. Con il passare del tempo essi capirono che potevano migliorare il “Chi” “la linfa vitale della terra” introducendo nei loro giardini un insieme di elementi come sentieri, giardinetti rocciosi, laghetti, piccoli padiglioni, piante e fiori dallo speciale significato simbolico.
La posizione e orientazione erano importanti, gli antichi saggi ritenevano che il “chi” di un giardino si poteva controllare efficacemente come all’interno della casa, applicando le stesse regole del Feng Shui sull’equilibrio e armonia.
La storia ci dice che i giardini cinesi venivano progettati secondo i principi del Feng Shui almeno mille anni prima della nascita del Cristo. Il loro scopo era semplicemente di trovare un equilibrio tra lo ying e lo yang della proprietà e l’ambiente circostante, combinando con la natura il prodotto delle mani dell’uomo. Solo facendo questo si credeva che i padroni del giardino avrebbero potuto vivere in armonia con la cosmologia naturale e l’ambiente artificiale. I primi esponenti del Feng Shui che si interessarono al giardino scrissero un numero di regole relative all’orientazione degli elementi principali, essi stabilirono le seguenti posizioni per ciascun elemento:
SENTIERI: La posizione migliore per i sentieri principali è nella parte a ovest del giardino.
ALBERI: Dovrebbero essere piantati nelle zone a est e sud-est, eccetto quando sono necessari come barriera.
LAGHETTO: Ogni laghetto o corso d’acqua artificiale dovrebbe essere situato a sud o a est.
GIARDINO ROCCIOSO: Idealmente posizionato a nord del laghetto, dovrebbe incorporare una piccola cascata.
Testi a cura dell'Associazione Dhyana