Le Donne si raccontano tra storie di vita e racconti
le Donne si raccontano tra storie di vita e racconti
10 Ottobre 2009 amministratore

Le Donne si raccontano tra storie di vita e racconti

IL BIMBO CHE E' IN ME Un bambino è esso stesso un essere umano e per quanto grande o piccolo, indipendentemente dall'età, è portatore di vita, di emozioni, di respiro e pensiero, e desideri, e movimento.

IL BIMBO CHE E' IN ME

Un bambino è esso stesso un essere umano e per quanto grande o piccolo, indipendentemente dall'età, è portatore di vita, di emozioni, di respiro e pensiero, e desideri, e movimento.
Già ti sento nella tua essenza, nella tua individualità, nel tuo essere vita e pensiero e movimento.
Desidero insegnarti a comunicare, a lasciarti andare dalle nostre braccia e dalle nostre mani; tu già mi hai insegnato a lasciarmi andare, a non controllare, ad amare; mi stai guidando verso l'accoglienza, mi stai insegnando a concedere spazio fuori e dentro. Sono orgogliosa e contenta di averti dentro. Sei arrivato in un momento in cui ho cominciato a controllare meno, a lasciare andare qualcosa, nel momento in cui mi son detta realmente di aver paura nell'affrontare delle responsabilità, a dirmi di aver paura di crescere e accorgermi di fare sempre di tutto per fermarmi.
Vorrei scrivere di tutti i momenti , belli e brutti, di gioia e paura, di angoscia, di buio e di luce che sto toccando e vivendo in questi mesi, ma posso provare ad esprimere tutto in alcune parole : vita, desiderio di vivere, rinascita, amore puro, fiducia e speranza, immensità.
Ho dovuto imparare ad accoglierti in me, a sentirti e a coccolarti, ad ascoltare le paure legate alla tua presenza e a scinderle dalle mie paure di bambina non accolta e spaventata, ad immaginarti e visualizzarti, a nutrirti, a non mentirti; ti sento muoverti e giocare dentro di me, ti immagino che giochi e giri, che sei divertito o sei spaventato.
Mi sto preparando adesso ad accoglierti quando nascerai, a preparare uno spazio al di fuori di me e questo mi ha fatto ripercorrere in parte la mia nascita, il buio e la paura che mi ha circondata ed accompagnata in quella esperienza. Adesso mi è più chiaro quello che significa " la nascita come evento traumatico per un bambino" se non è accolto e accompagnato in quel momento che è nascita e morte, di scoperta di qualcosa di nuovo e di abbandono di uno spazio e un tempo che lo accompagnano e rassicurano per 9 mesi.
Fermarmi a meditare sulla tua nascita mi ha fatto sentire e aprire uno spazio immenso attorno, dentro e fuori di me. Dall'interno del mio ventre qualcosa si apriva, come un fiore che apre lentamente e con dolcezza i suoi petali, una sensazione di piacere immenso la accompagnava e a questo faceva seguito la sensazione che tutte le cellule del mio corpo si aprivano, si espandevano raggiungendo uno spazio immenso e si collegavano all'infinito, così come immensa e infinita è stata la sensazione di gioia, felicità e di appartenenza all'universo.
Partendo da te arrivo a me e partendo da me qualcosa mi riporta sempre a te.
Giuliana

 

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