ADA NEGRI
cultura
10 Ottobre 2009 amministratore

ADA NEGRI

Postumo: [vc. dotta, lat. postumu(m), da post 'dietro, poi' (V. post-); 1342] Di opera pubblicata dopo la morte dell'autore.


(1870-1945)

Nacque da una famiglia molto povera, e può essere considerata la prima scrittrice italiana proveniente dalla classe operaia. Suo padre, Giuseppe, era un manovale e sua madre, Vittoria Cornalba, una tessitrice. Ada passò la sua infanzia solitaria, nella loggia da portiera dove lavorava la nonna, osservando il continuo passaggio delle persone, cosa che descrive nel suo romanzo autobiografico, Stella mattutina (1912).
Grazie ai sacrifici della mamma, Ada Negri poté studiare, fino ad ottenere un diploma di insegnante elementare. Insegnò, quindi, a partire dal 1888, nella scuola elementare Motta Visconti, di Pavia. In questo periodo pubblicò le sue prime poesie, raccolte nel volume Fatalità (1892). Dopo il grande successo di questo libro, Ada negri acquistò una certa fama, e le venne attribuito il titolo di "professoressa", per poter insegnare nei licei.
Nel 1896, si sposò con Federico Garlanda, da cui, nel 1904, ebbe Bianca, sua unica figlia. Pochi anni dopo, i due si separarono, ed Ada, con l'inizio della Prima Guerra Mondiale, si spostò in Svizzera. Successivamente, ebbe una relazione tormentata con un altro uomo, esperienza descritta dalla scrittrice nel suo libro di poesie, Il libro di Mara (1919). Un volume scritto con inusuale franchezza, per la società italiana del tempo, fortemente cattolica e conservatrice.
Nel 1894, vinse il premio Milli per la poesia, e, nel 1931, il premio Mussolini, per la carriera. Nella sua seconda collezione di poesie, Tempeste, uscita nel 1895, affrontò temi sociali rivoluzionari espressi con un linguaggio molto moderato.
Dopo le orazioni patriottiche tenute dalla scrittrice, raccolte, nel 1918, in Orazioni, Ada Negri pubblicò Maternità (1904) e Dal profondo (1910), due opere spiccatamente introspettive. A seguito di questo periodo di malinconia, uscì Esilio (1914), e, nel 1917, una raccolta di quattordici racconti, Le solitaire, in cui la scrittrice raccontò la sua modesta visione del mondo, in qualità di ragazza venuta dalla campagna.
Nel 1919, uscì Il libro di Mara, a cui fece seguito I canti dell'isola (1924). Uscirono inoltre, Vespertina (1930), un libro di poesie, Finestre alte (1923) e Le strade (1926), entrambi libri di racconti, poi Di giorno in giorno, che contiene una raccolta di meditazioni sulle opere della scrittrice, ed Erba sul sagrato (1939). L'ultima opera conosciuta di Ada negri fu Oltre, uscito postumo, in cui l'autrice propose una sua agiografia di santa Caterina da Siena. Nel 1940, Ada Negri divenne membro dell'Accademia Italiana, e nel 1945 morì.

 

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