EVOLUZIONE DELLA FAMIGLIA
Diade Coppia di enti o di elementi.
Familistico-clienterale Modello comportamentale che si basa soprattutto sulle relazioni familiari, e che utilizza proprio i vincoli di parentela per ottenere favori. |
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Indulto E' il perdono dei reati commessi. E' un atto formale, che il Presidente della Repubblica può emettere nel corso del suo mandato. |
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Nelle società tradizionali, e ancora nella società industriale, il matrimonio era soprattutto un sistema di scambi che si inseriva in una struttura sociale ben definita (per ceti, strati, classi), con la conseguenza che la coppia era, per così dire, "compressa" entro tale struttura e la soggettività era sacrificata alla "coscienza collettiva" e al controllo sociale.
Oggi, nelle società post-industriali informatizzate, la situazione è rovesciata: il matrimonio è soprattutto un incontro tendenzialmente casuale fra due individui, un processo che si attua nelle contingenze. Di conseguenza, viene rimosso tutto ciò che è struttura, istituzione, e anche forma sociale degli scambi e delle relazioni.
E' logico che, parallelamente, anche il tipo di
aspettativa, difficoltà e conflitto, che i giovani incontrano
nel matrimonio, si sia ribaltato. Ieri il giovane si aspettava di fare
un "buon matrimonio" per il quale era necessario, e sotto
certi aspetti poteva bastare, osservare precisi canoni di comportamento.
Oggi il giovane si aspetta soprattutto un "matrimonio felice",
in quanto basato su un rapporto intimo a due, in cui la coppia realizza
tutta una serie di aspirazioni e desideri, che non riguardano il resto
del gruppo sociale in cui si trovano ad interagire.
Al matrimonio di ieri poteva bastare l'etica tradizionale dell'amicizia
(aiutarsi l'un l'altro) ed un comportamento morale. Oggi il matrimonio
richiede una relazione più stretta ed esigente, nelle aspettative
reciproche, che richiamano una continua attenzione fra i partner, con
la pretesa che l'altro dia un senso alla propria vita, nell'ottica delle
proprie esigenze. In questa nuova situazione il matrimonio risulta altamente
problematico e instabile.
Una delle cause per cui la famiglia italiana
sta cambiando forma, infatti, è il calo dei tassi di nuzialità
che, sulla scorta di questi continui cambiamenti e delle difficoltà
a cui essi premettono, è passato dal 7.6 % del 1973 al 2.3
% del 1993, la percentuale di coloro che si dichiara contro il matrimonio
o comunque non vuole sposarsi è pari al 5% fra i giovani
della fascia d'età compresa fra i 15 e i 29 anni, mentre
il 10 % non sa se si sposerà, ma non lo esclude a priori.
La percentuale dei favorevoli al matrimonio si eleva negli strati
sociali più alti, dimostrando che i contrari e gli incerti
a proposito del matrimonio sono più diffusi nelle classi
borghesi.