La povetà femminile nei paesi industrializzati
Negli ultimi decenni soprattutto nei Paesi industrializzati, la dimensione della povertà ha assunto nuovi connotati e nuovi risvolti.
Perché parlarne?
Negli ultimi decenni soprattutto nei Paesi industrializzati, la dimensione della povertà ha assunto nuovi connotati e nuovi risvolti. Accanto ad un benessere crescente e generalizzato, portato dall'espansione dei mercati e dalla liberalizzazione degli scambi, aumentano i segmenti della popolazione che lottano ogni giorno per la sopravvivenza. 2. Povertà Femminile tra Crisi del Welfare e Lavoro non Retribuito 3. Povertà Femminile: un disagio interiore Materiale:
La peculiarità di questo fenomeno negli ultimi anni è dovuta alla progressiva e crescente femminilizzazione della povertà, sotto la forma di un processo irreversibile o comunque difficile da contrastare in assenza di un'azione sinergica tra tutte le parti sociali.
Già nel 1995 alla Conferenza di Pechino, uno dei punti programmatici era quello della povertà femminile nel mondo. Aver focalizzato l'attenzione dei Governi nazionali su questo aspetto ha stimolato indagini e ricerche statistiche, che tenessero conto della variabile di genere, consentendo l'emersione di un dato fino a pochi anni fa ignorato.
Un dato che stride in modo evidente, soprattutto nei Paesi industrializzati, dove il benessere si accompagna a sempre più numerose sacche di povertà, che il sistema non è in grado di gestire con percorsi di recupero e reinserimento.
Il percorso si svolge in modo "concentrico", partendo dagli aspetti generici della povertà femminile, per addentrarsi in ambiti peculiari e poco considerati di questa drammatica condizione, in cui si trovano molte persone, tra cui tante.. tantissime donne.
- Conferenza Mondiale delle Donne, Pechino 1995 (Atti);
- Assemblea Straordinaria delle Nazioni Unite "Women 2000" (Atti);
- Decennio U.N. contro la Povertà