Il maggio di Accettura
Il maggio di Accettura Ad Accettura, in provincia di Matera, ancora oggi si pratica un antichissimo rito nuziale propiziatorio.
Ad Accettura, in
provincia di Matera, ancora oggi si pratica un antichissimo rito nuziale
propiziatorio. Nel giorno dell'Ascensione, taglialegna e boscaioli vanno
alla ricerca dell'albero più alto e dritto di Montepiano, perché diventi
l'albero di "maggio". Analogamente, il giorno della Pentecoste, i giovani
di Gallipoli scandagliano i boschi alla ricerca della "cima", un agrifoglio
spinoso e ramificato, considerato la sposa del "maggio". Così, in questi
giorni, vengono intonati poetici canti d'amore e di corteggiamento, per
accompagnare l'incontro tra i due sposi. Il martedì successivo, il maggio
viene trasportano da alcuni buoi, mentre la cima viene portata a spalla,
preceduta da una lunga fila di costruzioni votive, le "cende". Dopo che
la cima è innestata sul maggio, questo viene eretto nell'imponenza dei
suoi 35 metri.
Come per incanto, la cima fruttifica rapidamente, e gli abitanti iniziano
a sparare sui cartellini che vi hanno appeso (un tempo vi si appendevano
animali vivi!). L'antica usanza della scalata del maggio, prova di forza
e rito di passaggio all'età adulta è andata persa nel tempo, ma la festa
mantiene comunque il suggestivo sapore di rituali di fecondazione della
natura.
Stracciamento del carro
A Matera, alla fine della processione in onore di Maria Santissima della
Bruna, il 2 luglio, la folla dà l'assalto al carro di cartapesta utilizzato
per trasportare la statua. Quando il carro è ridotto in pezzi, ognuno
dei partecipanti all'assalto ne raccoglie un pezzetto, considerandolo
una preziosa reliquia porta fortuna. L'assalto repentino del magnifico
carro, magistralmente adornato, costituisce uno spettacolo suggestivo
per chi si trovi ad osservarlo.
Festa di San Rocco
Ogni anno, tra il 14 ed il 21 agosto, si ricorda l'evocazione di San Rocco,
da parte degli abitanti di Montescaglioso (Matera), avvenuta nel 1857,
per allontanare la minaccia di un terremoto. Da quel momento Rocco divenne
il patrono del paese ed è oggi ricordato tra sontuosi festeggiamenti.
La mattina del 20 agosto, giorno principale della settimana di festa,
parte un'immensa processione capeggiata dalla statua del santo, portata
a spalla dai fedeli attraverso tutte le vie del paese. Alla fine della
giornata inoltre, parte la sfilata del carro trionfale, costruito in cartapesta
e legno circa settant'anni fa dagli abili artigiani locali, e condotto
da sette meravigliosi cavalli che trasportano il santo. Il diritto di
tirare il carro, è deciso un mese prima della parata e va al miglior offerente
di un'asta indetta nel paese.
Accanto alla cerimonia religiosa, vi sono esibizioni di bande musicali
e meravigliosi spettacoli pirotecnici.