La vita quotidiana nel Settecento (XVIII sec.)
cultura
10 Ottobre 2009 amministratore

La vita quotidiana nel Settecento (XVIII sec.)

Abiti e acconciature: il settecento Abbigliamento femminile

Abiti e acconciature: il settecento

Abbigliamento femminile

Abito femminile settecentesco

Verso la metà del XVIII secolo, l'abbigliamento femminile subì alcuni importanti cambiamenti. Le intelaiature, attaccate al bustino , tornarono di moda, strutturate a forma di campana. Le trame del vestito erano costituite da una serie di cerchi concentrici, fatti di osso di balena o di vimini, legati tra loro con nastri verticali, che andavano dal più stretto, intorno alla vita, al più largo, verso i piedi.
L'ampiezza delle gonne aumentò sempre più, fino a raggiungere il massimo intorno al 1730, quando i cerchi più bassi raggiunsero una circonferenza di 5-6 metri, e quelli superiori una di 3 metri.

Gonna ampliata dalle "impalcature"

L'ampiezza delle gonne siffatte, causava molti problemi alle donne di tutta Europa, che avevano grandi difficoltà nei movimenti, in particolare, nelle carrozze, nelle strade e nel passare le porte.
Le gonne, data la sempre maggiore ampiezza delle sottogonne, modificarono leggermente la loro struttura. Dati i già numerosi problemi di spostamento, lo strascico scomparve, e le gonne si riempirono di sotto balze di pizzo.

Bustino, abbellito sul davanti dalle falbalas, con le impalcature laterali

La parte superiore dei vestiti venne abbellita dai falbalas, strisce di stoffa arricciate o lisce, cucite orizzontalmente sulle camicette . Queste non erano sempre dello stesso materiale del vestito, a differenza di un'altra innovazione, i volants, o balze, i quali erano sempre dello stesso materiale.
Il corsetto, pur non modificandosi molto, spostò l'allacciatura sul retro

 

Corpetto all'inglese

. Questo nuovo corpetto, di origine inglese, era coperto, come quello francese (allacciato davanti), di stoffe preziosissime, e veniva portato al posto delle camicette.
I corpetti inglesi erano modellati da stecche di osso di balena, che sagomavano tutto il busto, anche il petto.

 

 

 

G. Tiepolo "Paseggiata estiva". Si notino le mantelle

Poco dopo la morte di Luigi XIV, di Francia, le dame iniziarono a portare delle ampie mantelle con maniche. Queste non sottolineavano il punto vita, ma scendevano dritte dalle spalle fino ai piedi, ampliandosi leggermente verso i piedi.
Le mantelle erano fatte di seta o lana, ed erano chiuse con dei nastri, o solo all'altezza del collo, o per tutta la lunghezza.
Queste mantelle potevano anche essere molto leggere, fatte di taffettà rosa o bianco.


G. Tiepolo "Minuetto". Si noti il bustino e la scollatura

A partire dal 1740 circa, queste mantelle divennero più aderenti, sottolineando maggiormente il punto vita. Le giovani ragazze potevano abbellire la loro scollatura con garza o mussolina (Tessuto trasparente di seta, di lana o di cotone) dai colori sgargianti.

 

 

 

 

Scarpe da donna

Verso la fine del secolo, però, i vestiti mutarono nuovamente, vedendo la progressiva riduzione delle intelaiature laterali, e la semplificazione generale delle guarnizioni.

 

G. Tiepolo "Donna con pappagallo". Si noti l'acconciatura e l'incarnato

La parrucca, che all'inizio del secolo fu rigorosamente vietata in Italia, trovò un immediato successo prima tra gli uomini e poi tra le donne.
Crescendo sempre più in volume, verso metà del secolo, le parrucche divennero enormi, adornate da nastri, trecce e fili d'argento.

 

 

 

 

 

 

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