GLI ANNI '70
Le riforme sociali Le lotte operaie si conclusero con aumenti dei salari medi e con un rafforzamento delle organizzazioni sindacali, ma, nel 1973, le condizioni
Le riforme sociali
Le lotte operaie si conclusero con aumenti dei salari medi e con un
rafforzamento delle organizzazioni sindacali, ma, nel 1973, le condizioni
economiche del Paese si aggravarono pesantemente, sotto l'onda negativa
dello 'shock petrolifero'.
Nel '74, nel tentativo di riavvicinare la popolazione alla classe politica,
venne adottata una legge sul finanziamento pubblico dei partiti, ma
la sfiducia nel sistema dei partiti era altamente diffusa, nonostante
la forte politicizzazione degli italiani.
Nello stesso anno, fu anche approvata, per mezzo
di un referendum abrogativo, la legge sul divorzio, dimostrando che
la società italiana era cambiata dal dopoguerra, quando si era affidata
alla DC, partito che difendeva innanzitutto la famiglia. I
forti mutamenti avvenuti nella società italiana si esplicarono anche
per mezzo di altre tre fondamentali leggi: la riforma del diritto di
famiglia, e l'abbassamento della maggiore età a 18 anni, del 1975, e
la legge sull'interruzione volontaria della gravidanza, del 1978.
L'onda delle riforme sociali favorì il partito Comunista, che da sempre
aveva dato di sé un'immagine favorevole al progressismo, e spinse il
suo segretario Enrico Berlinguer, a proporre il 'compromesso storico',
un accordo a lungo termine tra le forze comuniste, socialiste e cattoliche
per allargare la base delle riforme e scongiurare i pericoli cui andava
incontro i Paese.