IL SECONDO DOPOGUERRA E LA NASCITA DELLA REPUBBLICA ITALIANA
cultura
10 Ottobre 2009 amministratore

IL SECONDO DOPOGUERRA E LA NASCITA DELLA REPUBBLICA ITALIANA

IL SECONDO DOPOGUERRA E LA NASCITA DELLA REPUBBLICA ITALIANA Dalla fine della II guerra mondiale, l'Italia ne uscì pesantemente danneggiata.

IL SECONDO DOPOGUERRA
E LA NASCITA DELLA REPUBBLICA ITALIANA

Dalla fine della II guerra mondiale, l'Italia ne uscì pesantemente danneggiata. Entrate in guerra con un esercito male armato, inseguendo l'illusione di una partecipazione breve e vittoriosa, le truppe italiane furono duramente battute, durante tutto il conflitto.
Comprensibilmente, il consenso al regime fascista declinò rapidamente, ed i primi a manifestare il dissenso furono gli operai. Anche il re, non appena percepì il prossimo crollo di Mussolini, decise che la monarchia e lo Stato italiano avrebbero dovuto recidere il legame col fascismo. Fu così, che il Duce cadde sotto il peso di un raggiro ordito dallo stesso re che lo aveva chiamato a governare.
Alla caduta di Mussolini seguì un periodo confuso e drammatico della storia italiana, noto come i quarantacinque giorni, che andò dal 25 luglio all'8 settembre del 1943. L'inizio di questo breve periodo di intermezzo fu sancito da una serie di grandi manifestazioni popolari, che salutarono il crollo del regime, e che vennero però brutalmente represse nel sangue, dal re e dal generale Badoglio, determinati a mantenere una dittatura di tipo militare.
I quarantacinque giorni finirono con la firma dell'armistizio segreto tra l'Italia e gli Alleati, il 3 settembre del 1943, che venne reso noto, ufficialmente, solo l'8 settembre.
Il re si decise quindi a dichiarare guerra alla Germania, solo a metà del settembre '43, dopo essere fuggito verso Pescara, dove un vaporetto lo attendeva per portarlo in salvo nel territorio già liberato dagli Alleati.
L'Italia si presentava così divisa in due parti: mentre le truppe alleate avevano liberato il sud, il nord era in mano alla repubblica fantoccio allestita a Salò dai Tedeschi, che avevano liberato Mussolini dalla prigionia in cui era stato confinato.

 

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