TRATTATI DI PACE
TRATTATI DI PACE La Conferenza di Pace si aprì nel gennaio del 1919. Vi parteciparono i rappresentanti di 32 nazioni, con l'esclusione degli Stati vinti.
TRATTATI DI PACE
La Conferenza di Pace si aprì nel gennaio
del 1919. Vi parteciparono i rappresentanti di 32 nazioni, con l'esclusione
degli Stati vinti. Protagonisti di spicco alla Conferenza furono
Lloyd George, che rappresentava la Gran Bretagna, Clemenceau, inviato
dalla Francia, Vittorio Emanuele Orlando, rappresentante dell'Italia
e Woodrow Wilson presidente degli Stati Uniti. Quest'ultimo impostò
le trattative su base democratica e in base al pricipio di autodeterminazione
dei popoli, formulando 14 Punti.
Il Trattato di Pace con la Germania stabilì che alla Francia fossero
cedute l'Alsazia e la Lorena; alla Polonia, le province orientali
e Danzica. Pericoloso fu togliere alla Germania alcuni territori
marginali, poiché questo avrebbe sicuramente scatenato delle rivendicazioni
irredentiste.
Il trattato di Pace con l'Austria divise lo Stato nelle repubbliche
di Austria, Ungheria e Cecoslovacchia. I territori italiani furono
restituiti all'Italia, i territori slavi alla Serbia che prese il
nome di Jugoslavia.
Il trattato di Pace con la Bulgaria stabilì che la Macedonia fosse
restituita parte alla Serbia e parte alla Grecia.
Il trattato di Pace con la Turchia ridusse i suoi possessi in Europa
a Costantinopoli, e in Asia Minore all'Anatolia. La Mesopotamia
e la Palestina furono cedute all'Inghilterra, la Siria fu ceduta
alla Francia, l'Armenia e l'Arabia ottennero l'indipendenza.