11 Aprile 2007 Giovani e stili di vita
home
10 Ottobre 2009 amministratore

11 Aprile 2007 Giovani e stili di vita

MOLTO PRAGMATISMO E POCO ANTAGONISMO Rilevazione Future Foundation nei principali paesi europei Più freddezza rispetto alle spinte del marketing, della pubblicità e della tecnologia, e un marcato

MOLTO PRAGMATISMO E POCO ANTAGONISMO
Rilevazione Future Foundation nei principali paesi europei

Più freddezza rispetto alle spinte del marketing, della pubblicità e della tecnologia, e un marcato e, forse inaspettato, senso della legalità.

Ribelli, consumatori manipolabili, libertari, neomoralisti, figli del computer e del cellulare: nessuna di queste etichette prevale per i giovani europei, che sembrano ridurre a inutili stereotipi le facili classificazioni di sempre. Le differenze rispetto agli adulti ci sono ma, in tutta Europa e anche in Italia, i giovani danno prova di equilibrio rispetto alle spinte della pubblicità e della tecnologia, e anche di un marcato e, forse inaspettato, senso della legalità. Sono i risultati della più recente rilevazione di Future Foundation, società del gruppo Experian specializzata nello studio dei consumatori e degli stili di vita.

L’indagine è stata fatta su un campione di oltre 2600 giovani, rappresentativo della popolazione europea dai 15 ai 24 anni. Secondo Future Foundation -Experian per la gran parte di essi:

la marca dei prodotti che acquistano non ha il rilievo che si pensa, anche se non si può parlare di atteggiamento “no-logo”. Solo il 30% di essi afferma di comprare gli stessi brand, e più del 44% afferma che per essi il logo non conta, mentre il resto non ritiene la cosa rilevante. Fanno tuttavia eccezione i giovani italiani e britannici, che risultano fedeli al logo rispettivamente nel 45,1% e nel 41,9% dei casi.

la pubblicità TV ha una presa relativa, tant’è che nel 65% dei casi dichiarano di non prestare molta attenzione ad essa e nel 51% ritengono che essa abbia ben poco a vedere con la loro vita reale. I più freddi al riguardo sono gli olandesi, che la reputano lontana dalla vita reale nel 59,2% dei casi. Curioso l’atteggiamento dei giovani italiani, che la reputano poco credibile (58,3% dei casi), ma che poi hanno il record di chi dice di seguirla con attenzione (48,9%).

è essenziale comunicare: ben il 70% dei giovani (contro il 58% della popolazione europea di tutte le età) vuole essere sempre contattabile (telefono, cellulare, Internet) e solo il 7,7% no. I più accessi fautori del contatto sono i giovani tedeschi (81,2%) e olandesi (81,2%). Gli italiani sono più tiepidi, con 62,4% di favorevoli alla massima comunicabilità, il 18,4% di contrari e il 19,2% di incerti.

la tecnologia è importante, ma le futilità e le complicazioni non sfondano. E infatti il 58% dei giovani afferma che il telefonino interessa solo per telefonare e mandare messaggi, con punte in Italia (67,1%) e Francia (74,9%), anche se poi nel Nord Europa, le posizioni si invertono a favore dei nuovi servizi. Comunque, in generale, almeno il 49 % dei giovani vorrebbe accedere agli strumenti elettronici con maggiore semplicità.

Significativi i riscontri sulle regole sociali. Sempre fra i giovani europei fra i 15 e i 24 anni:

prevale il senso della legalità. Per più della metà (53%) bisogna rispettare le norme anche quando ciò comporta rinunce, contro il 17,2% di parere opposto e il 29,8% di titubanti. Sopra la media dei sedicenti virtuosi sono i norvegesi 62,1%, i britannici (58,6%), i francesi (58,1%) e anche gli italiani (59%). Ben al di sotto gli olandesi (30,9%)

il neomoralismo avanza solo sul fronte dell’alcol. E infatti, il 38% dei giovani europei si dichiara a favore di campagne pubbliche per scoraggiare il consumo di bevande alcoliche anche a casa (contro il 33% degli europei di tutte le età); ma sono assai di meno quelli che vorrebbero porre limiti ad altre manifestazioni di consumo, come ridurre i limiti di velocità in autostrada (18,5%) o bandire i fuoristrada dalle città (8,5%). E in più il 23% di essi ammette di fumare, appena al di sotto del 25% riscontrato per il totale della popolazione.

Infine Future Foundation ha rilevato la propensione all’attivismo politico-sociale, indicando nel 14% i giovani disposti a partecipare a manifestazioni pubbliche e nel 10% quelli disposti a boicottare l’acquisto di beni e servizi contrari alle loro convinzioni.

“Su tutto emerge un marcato individualismo, anche se le attitudini dei giovani cambiano molto a seconda dell’età, del paese e dei temi di riferimento - ha commentato Christophe Jouan, Managing Director di Future Foundation – Resta il fatto che gli atteggiamenti dei giovani verso le suggestioni del marketing, del logo o della tecnologia si discostano molto da quelle dei genitori, probabilmente anche per reazione ad un eccesso grossolano di richiami e proposte. Alle aziende che davvero vogliono conquistare i giovani non resta che buttar via gli stereotipi di comodo e puntare ad una conoscenza più profonda di un mondo in costante movimento”

Fonte: Experian Press

 

Chiudi

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati, nel corso del loro normale utilizzo, si avvalgono di cookie utili a migliorare l'esperienza di navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni relative all'utilizzo del sito stesso. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo la pagina, cliccando su qualsiasi elemento o proseguendo la navigazione, acconsenti al loro utilizzo in conformità  alla nostra Cookie Policy.
Informativa Cookie Policy
Accetto i cookies