1.2 Le presentazioni anomale del feto durante il parto
mamme
10 Ottobre 2009 amministratore

1.2 Le presentazioni anomale del feto durante il parto

Le presentazioni anomale del feto durante il parto Normalmente, in condizioni fisiologiche, il feto si porta all’ingresso del bacino e percorre il canale del parto mantenendo un atteggiamento di flessione: la testa è flessa sul tronco, le cosce sull'addome, le gambe sulle cosce, braccia ed avambraccia

Le presentazioni anomale del feto durante il parto Normalmente, in condizioni fisiologiche, il feto si porta all’ingresso del bacino e percorre il canale del parto mantenendo un atteggiamento di flessione: la testa è flessa sul tronco, le cosce sull'addome, le gambe sulle cosce, braccia ed avambraccia sul petto, nella caratteristica posizione fetale. Questa rappresenta la condizione più favorevole per l’espletamento del parto. Condizioni di anomalia possono essere:
il parto di faccia, ossia il diametro secondo cui la testa fetale si impegna è più lungo del normale; affinché si abbiano impegno prima e progressione poi, devono verificarsi circostanze favorevoli, senza le quali il parto si arresta ed è necessario ricorrere al taglio cesareo. In questo tipo di parto, il tumore, generalmente localizzato sul cuoio capelluto, è evidente sul volto del neonato che si mostra gonfio, violaceo o cianotico, dai lineamenti molte volte buffamente alterati. Questo fenomeno, causato dalla prolungata compressione subita dal viso del neonato e dalla formazione d’imbibizione sierosa, scompare nell’arco di pochi giorni.
il parto di fronte, ovvero il diametro della testa del feto che va a penetrare nel bacino è troppo ampio, pertanto l’impegno risulta possibile soltanto a condizione di utilizzare modificazioni plastiche, create dalla compressione della testa ed estremamente pericolose per la salute o anche per la vita stessa del nascituro. Inoltre, risulta rischioso anche per la madre che può incorrere in lacerazioni molto gravi o ad un lungo travaglio. In questi casi, risulta pertanto necessario intervenire con un parto cesareo. Unica eccezione è rappresentata dai parti prematuri: la testa ha ancora dimensioni ridotte, cosicché la questione del diametro non si pone.
il parto podalico, caratterizzato dal feto che pone la sua estremità più voluminosa (podice ed arti inferiori flessi sull'addome) sul fondo e la testa nella zona inferiore della cavità dell’utero. Il decorso di questo tipo di parto è più lento rispetto a quello per il vertice: il podice ha minore consistenza, causando così un rallentamento nella realizzazione di alcuni adattamenti (trasformazione e distensione del collo dell'utero e la sua dilatazione o la distensione della vagina e dei piani perineali). Per questi motivi, si preferisce ricorrere direttamente al taglio cesareo, invece di affrontare il parto in modo naturale, cosa che non avviene invece nella pluripara o in presenza di un feto piccolo (prematuro, gemellarità), in quanto una semplice rotazione del feto impressa dall’ostetrico risolve la situazione.
la situazione traversa, molto rara, è avvisabile quando l’asse longitudinale del corpo del feto è perpendicolare all’asse maggiore dell’utero, cosicché la parte del corpo fetale impegnata nel canale è la spalla, da qui la denominazione presentazione di spalla che indica nella maggior parte dei casi l’impossibilità di procedere con un parto naturale. Anche in questo caso, infatti, ricorriamo al parto cesareo, cosicché il feto non subisce traumi e la madre prova soltanto un minimo disagio.

 

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