2.4 Apparato digerente e gravidanza
mamme
10 Ottobre 2009 amministratore

2.4 Apparato digerente e gravidanza

Tra i sintomi della gravidanza, l'espansione dell'utero, influisce anche sullo stomaco e sull'intestino comprimendoli e spostandoli, così come l'azione del progesterone provoca un effetto depressivo sulle pareti gastriche ed intestinali.

Tra i sintomi della gravidanza, l'espansione dell'utero, influisce anche sullo stomaco e sull'intestino comprimendoli e spostandoli, così come l'azione del progesterone provoca un effetto depressivo sulle pareti gastriche ed intestinali. Da queste due alterazioni dell'apparato digerente scaturiscono due tipiche caratteristiche del periodo gestatorio: la stitichezza, causata da un parziale blocco dei movimenti dell'intestino, ed un senso di pesantezza allo stomaco, dovuto ad una digestione più difficile, all'acidità di stomaco e ai dolori gastrici. L'azione degli ormoni, in particolare il progesterone, può provocare arrossamento e fenomeni di perdita di sangue da parte del cavo orale. Inoltre, l'aumento del fabbisogno di calcio da parte della gestante minaccia la salute dei denti spesso sottoposti a fenomeni di decalcificazione, perciò di carie dentaria. Apparentemente collegati a modificazioni dell'apparato digerente sono tutti quei fenomeni, insorgenti nei primi mesi di gravidanza, che in realtà sono dovuti a turbe del sistema neurovegetativo. Un esempio può essere la nausea, disturbo frequente associato al vomito: si presenta particolarmente la mattina a digiuno, quando il nostro apparato olfattivo è più sensibile, durante dei viaggi, subito dopo i pasti. La presenza della nausea al mattino sembra l'effetto di una ingestione esagerata di saliva: consigliamo pertanto una colazione asciutta che eviti un'ulteriore aumento di liquidi nello stomaco. Altre tipiche alterazioni di questo periodo sono a livello di gusto e di olfatto: è diffuso l'avversione per cibi prima graditi e nel contempo il manifestarsi delle cosiddette "voglie", ossia il desiderare irresistibilmente un cibo magari prima non particolarmente apprezzato. Da qui le difficoltà di alimentazione dei primi mesi di gravidanza che portano spesso alla perdita di peso della gestante. Sottolineiamo comunque che in genere questi disturbi possono provocare del fastidio, nel contempo essere arginati mediante un'alimentazione adeguata. Possiamo parlare di patologia solamente nel caso in cui si presenti un vomito gravidico irrefrenabile (iperemesi) che non permette di alimentarsi in modo corretto e che richiede quindi l'intervento del medico. Far risalire a turbe del sistema neurovegetativo questi disturbi è dovuto al fatto che riscontriamo un aumento del tono vegetativo del sistema nervoso, ossia di quel sistema che regola tutte le funzioni vitali fisiche (respirazione, circolazione, ecc.), fenomeno però accompagnato anche da fattori psicologici: infatti, riscontriamo per esempio l'insorgere della nausea e del vomito nel momento in cui la donna è certa del suo nuovo stato per poi scomparire intorno al terzo mese quando la donna sembra aver raggiunto un buon equilibrio psico-fisico. Da qui l'interpretazione per esempio del vomito come la manifestazione di un rifiuto verso l'ambiente e le persone che circondano la gestante.

 

 

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