Il movimento umano secondo la Biodanza
Tutti i movimenti umani sono organizzati dalla programmazione genetica, la cui espressione si differenzia e si modifica attraverso lo sviluppo ontogenetico mediante l’apprendimento, gli impulsi della coscienza
Tutti i movimenti umani sono organizzati dalla programmazione genetica, la cui espressione si differenzia e si modifica attraverso lo sviluppo ontogenetico mediante l’apprendimento, gli impulsi della coscienza e l’interazione con gli stimoli dell’ambiente.
Si distinguono quattro forme di organizzazione del movimento:
1 Espressione immediata e istintiva delle potenzialità motorie
2 Esperienze inerenti alla comunicazione affettiva e erotica
3 Integrazione ed evoluzione dei movimenti naturali organici
4 Motivazioni coscienti
La Biodanza si propone di recuperare l’integrazione psicofisica mediante una metodologia che includa tutti gli aspetti del movimento umano e le loro correlazioni di complessità e unità.
I movimenti naturali dell’essere umano (camminare, saltare), i gesti connessi ai cosiddetti “riti sociativi” (dare la mano, abbracciare, cullare, accarezzare) e i gesti artchetipici costituiscono i modelli naturali su cui vengono impostati gli esercizi di Biodanza. Tali gesti e movimenti se realizzati con una musica che intensifichi la cinestesia stimolata dalle categorie motorie in atto, divengono danze all’interno della concezione originaria della danza come movimento di vita.
Ci sono diversi tipi di esercizi:
Individuali, in coppia, in piccoli gruppi che coinvolgono il gruppo allargato
Di integrazione, di sensibilizzazione e di espressione dei potenziali genetici
Che hanno un simbolismo archetipico
La maggior parte degli esercizi si esegue con la musica, in altri casi si usa il canto o il silenzio.
Le sequenze degli esercizi seguono regole che hanno obiettivi precisi, per esempio l’aumento della resistenza allo stress e la stimolazione delle funzioni neurovegetative (Biodanza, di Rolando Toro, Red Edizioni,Como 2000).