Rudolf Steiner e l’Euritmia

L’Euritmia nasce nel 1912 in seno all’Antroposofia, fondata da Rudolf Steiner. Essa trova la sua espressione tramite movimenti e gesti di natura cosmica e universale, e viene definita come l’arte dell’equilibrio tra pensare, sentire, volere, le tre facoltà dell’anima umana.
L’idea centrale riguarda il fatto che l’armonia stellare, il movimento dei pianeti, delle costellazioni, le loro cosmiche rotazioni possono essere considerate espressioni riconducibili a reali Essenze Spirituali, che anticamente l’uomo sperimentava in modo reale su di sé come suoni, come Musica delle Sfere. Queste entità macrocosmiche hanno dunque riversato nell’uomo da loro creato parte di se stesse. Perciò in lui si possono trovare le stesse cosmiche Armonie astrali , gli stessi suoni cosmici, gli stessi Movimenti divini creanti di forme. Ciò che fu ed è ancora Movimento, Energia creatrice, Suono cosmico, ciò che oggi viene designato con il termine di Spirito Divino, si addensò, sacrificando così il suo fluente movimento, la sua Luce, per divenire sostanza, materia fisica nell’uomo terrestre.
Il Movimento cosmico, linguaggio e melodia stellare, diventò nell’uomo Parola, Musica e si trova ora impresso nel suo corpo eterico. Steiner afferma che se la laringe potesse pronunciare assieme e nello stesso momento tutti i suoni esistenti nel corpo etereo, e se questi potessero per qualche attimo fissarsi nell’aria, acquisterebbero la forma eterea della figura umana, dell’uomo nella sua totalità.
Se il movimento del corpo etereo, invece di essere concentrato come suono nella laringe, potesse essere espanso in tutta la figura umana e si potesse trasformare in alcuni movimenti dalla forma particolare, allora si avrebbe il gesto euritmico. Si può anche dire, capovolgendo i termini, che tutta la figura umana diventa, grazie al gesto euritmico, uno speciale organo di fonazione, diventa laringe capace di parole cosmiche, sorte da una forma messa in movimento.
I movimenti euritmici liberano infatti Parola e Musica cosmica esistente nell’essere umano, riversati nel suo corpo eterico. Perciò, quando si eseguono gesti euritmici, la forma cristallizzata della figura umana si scioglie, si libera dall’irrigidimento imposto dalla materia e ridiventa suono.