Isadora Duncan
cultura
10 Ottobre 2009 amministratore

Isadora Duncan

Fra i danzatori del secolo scorso che maggiormente hanno influenzato lo sviluppo di un nuovo modo di concepire la danza, occorre citare la francese Isadora Duncan (1878- 1972), che molti considerano la fondatrice della Danza Moderna.

Fra i danzatori del secolo scorso che maggiormente hanno influenzato lo sviluppo di un nuovo modo di concepire la danza, occorre citare la francese Isadora Duncan (1878- 1972), che molti considerano la fondatrice della Danza Moderna.
Per prima, infatti, rifiutò tutti i convenzionalismi del balletto: le punte, la rotazione dei piedi in fuori, la rigida simmetria dei movimenti, questo perché per lei la danza doveva essere il “linguaggio” del proprio tempo, esprimere il polso della propria epoca, un’epoca di grandi rivolgimenti sociali e di rivoluzioni (Isadora si recherà nella Russia ancora sconvolta dalla guerra e dalla rivoluzione bolscevica per diffondere le sue idee e la sua danza). Tutto ciò non poteva essere espresso dal balletto classico, per lei il corpo doveva ritrovare il contatto con la vita e con la natura, essere specchio fedele dell’anima.
Anche Isadora sembra infatti essere stata influenzata dal pensiero di Delsarte. Gli anni della sua formazione infatti coincidono con il momento di massima espansione del delsartismo. Cresciuta in un ambiente stimolante, elabora un estetica che parte dall’idea di un mitico stato originario di armonia naturale, dal quale l’uomo si sarebbe progressivamente allontanato ed al quale deve ritornare se non vuole perdere la possibilità di redenzione e salvezza. Ritrovare l’ideale naturale, la consonanza del nostro essere particolare con la dimensione dell’universo, significa lasciare ogni costrizione ed abitudine per riconquistare quella libertà e bellezza che sono all’origine della vita; significa rifiutare quegli “elementi accessori” che cultura e società hanno “sovrapposto al corpo e in particolare imposto al corpo della donna”.
La Duncan ha un ideale di bellezza e grazia pure ed incontaminate: “dobbiamo ritrovare la bellezza della forma ed il movimento che l’accompagna. Dalla forma ideale si dovrà ritrovare la naturale plasticità del movimento. Le linee di una forma bella suggeriscono sempre il movimento, anche in stato di riposo; e le linee davvero belle del movimento suggeriscono sempre il riposo, anche nel movimento più rapido. È questa qualità di riposo dentro l’azione che dona la movimento un valore infinito.”

 

Chiudi

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati, nel corso del loro normale utilizzo, si avvalgono di cookie utili a migliorare l'esperienza di navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni relative all'utilizzo del sito stesso. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo la pagina, cliccando su qualsiasi elemento o proseguendo la navigazione, acconsenti al loro utilizzo in conformità  alla nostra Cookie Policy.
Informativa Cookie Policy
Accetto i cookies