La danza nell’Era Arcaica (II parte)
E’ particolarmente importante ricordare, nello studio delle danze più antiche: a) la distinzione tra “danze magiche” e “danze trascendenti” b) la distinzione tra danze di “apertura verso il basso” e danze di “apertura verso l’alto” c) il significato del movimento del bacino femminile d) il significato
E’ particolarmente importante ricordare, nello studio delle danze più antiche:
a) la distinzione tra “danze magiche” e “danze trascendenti”
b) la distinzione tra danze di “apertura verso il basso” e danze di “apertura verso l’alto”
c) il significato del movimento del bacino femminile
d) il significato della danza di gruppo,
Per “danza magica” si intende una danza utilizzata per ottenere un fine desiderato, con un meccanismo di analogia o con l’evocazione di forze sottili interne o esterne ai danzatori, richiamando l’attenzione di certe divinità e forze soprannaturali. Le danze sciamaniche, per esempio, o le danze per la pioggia, o la fertilità rientrano in questa categoria.
Per “danza trascendente”, invece, si intende quella danza considerata come mezzo perché gli uomini potessero entrare in contatto con forze ed entità superiori, fino a poter sentire il divino intorno e dentro di sé. Questo tipo di danza è caratterizzata per il fatto di consentire un’apertura, che può essere verso l’alto, ovvero verso energie luminose, oppure verso il basso, cioè verso energie oscure.
Le danze di “apertura verso l’alto” si distinguono dalle quelle di “apertura verso il basso” per il senso di benessere, di gioia, di armonia che inducono, facendo dimenticare la dimensione corporea e fisica, lasciando il posto ad una esperienza estatica, che permetterebbe di conoscere il mondo del divino e che influisce benignamente su chi l’ha praticata anche dopo l’esperienza. Le danze di apertura verso il basso, invece, sarebbero caratterizzate da un malessere generale, sarebbero sgradevoli a vedersi e disarmoniche e aprirebbero, appunto, “la porta” ad energie scure e pesanti.
La cosiddetta danza del ventre e la “hula”, la tipica danza polinesiana, vengono prese in considerazione quali esempio di danze arcaiche sopravvissute fino ad oggi: questi tipi di danze, che concentrandosi sul ritmico ondeggiare dei fianchi, permettevano probabilmente alle donne di coltivare nella profondità del proprio ventre la più libera e originaria energia femminile.