DanzaTerapia e Biodanza

La Danzaterapia e la Biodanza si distinguono dalla danza tradizionalmente intesa in quanto ricercano e studiano i movimenti più “autentici” e collegati al nucleo più essenziale ed intimo di noi stessi.
La sottolineatura del ruolo terapeutico, che ritroviamo per esempio nella Danza Terapeutica e nella Biodanza, costituisce una profonda differenza rispetto a quella danza che non ha l’obiettivo di risolvere sintomi e difficoltà, ma di introdurre e sostenere in un percorso di ricerca della propria Anima. Raramente, infatti, questi approcci riconoscono o definiscono il proprio collegamento con una dimensione più elevata, o definiscono se stessi come “spirituali”. Appaiono in questo senso interessanti i concetti riportati da Berenice D’Este nel suo libro “Terapia della danza e del suono”.
Il testo apre con la definizione di “armonia dinamica”, che consiste il prendere coscienza di se stessi, individuare il proprio asse armonico corpo, mente, spirito ed entrare in contatto con il potenziale creativo che vive in noi sotto forma di energia. L’armonia è il risultato dell’equilibrio raggiunto da quelle che l’autrice ritiene le tre componenti fondamentali dell’essere umano: corpo, emozione e mente. Per evitare o affrontare un’eventuale disarmonia bisogna saper credere, non con un atto volitivo o di fede, piuttosto con una presa di coscienza, mettendo in gioco una lucida consapevolezza di sé, riuscendo così a coordinare e rispettare tutte le singole esigenze e garantirsi la capacità di affrontare in modo efficace la realtà. Occorrono determinazione e libertà affinché ognuno possa risvegliare dentro di sé quella parte divina assopita, e l’amore può essere un ottimo alleato; bisogna attivare uno sguardo diverso e nuovo sulle cose e su noi stessi, puntare sul centro, sull’essenza.