Attenzione, Presenza e Coscienza nel Movimento Creativo secondo il metodo Garcìa-Plevin (II parte)
cultura
10 Ottobre 2009 amministratore

Attenzione, Presenza e Coscienza nel Movimento Creativo secondo il metodo Garcìa-Plevin (II parte)

Giocare, immaginare, lasciare libero sfogo alla fantasia sono delle modalità con le quali è possibile giungere a toccare nuovi e diversi stati di coscienza, e quindi è possibile coltivare un atteggiamento

Giocare, immaginare, lasciare libero sfogo alla fantasia sono delle modalità con le quali è possibile giungere a toccare nuovi e diversi stati di coscienza, e quindi è possibile coltivare un atteggiamento ed un livello meditativi che può andare oltre la stato di coscienza di cui abitualmente si fa esperienza.
In queste situazioni, chi compie un’esperienza attraverso il Movimento Creativo, fa l’esperienza di un movimento completamente nuovo, modificato dalla rinnovata attitudine ad ascoltare e ricevere, a creare relazione, sperimentando e vivendo la sensazione di non essere l’agente del proprio, bensì di essere in qualche modo mossi da qualcosa di altro dentro di se stessi.
La Concentrazione, la Presenza e l’Abbandono a questa esperienza permette al corpo di esprimere quella danza che nasce direttamente dal Sé, di far emergere e comunicare una sequenza di movimenti creativi la cui fonte originale è la propria essenza interiore, e di permettere in questo modo di accedere ad una diversa forma di consapevolezza.
La Presenza è pertanto uno spazio che si sperimenta attraverso una percezione immediata. Attraverso questa esperienza è possibile scoprire un nuovo territorio che può modificare la propria modalità di muoversi così come quella di percepire. Si fa un’esperienza di maggiore lucidità e vigilanza, nel qui ed ora.
L’allineamento delle energie collegate all’Attenzione ed alla Presenza ha lo scopo di creare la base per una risposta creativa autentica. L’improvvisazione è uno strumento utilizzato costantemente nel Movimento Creativo per richiamare questa Presenza. È in questo modo infatti che è possibile ottenere una modalità ricettiva e vigile dell’Attenzione che permette allo studente di raggiungere un livello di consapevolezza e di libertà espressive molto ampio. La Presenza stimola l’abilità di cogliere con maggiore precisione cosa nel corpo viene da fuori e/o da dentro, arricchendo così le possibilità dell’espressione creativa. Gli autori del metodo indicano che la chiave per aprire questo passaggio è la pratica costante.

 

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