Metodi di estrazione delle essenze
Le essenze si possono estrarre in molti modi: per distillazione a vapore, per spremitura, per incisione del vegetale, per separazione con l’aiuto del calore, con solventi, per enfleurage.
Le essenze si possono estrarre in molti modi: per distillazione a vapore, per spremitura, per incisione del vegetale, per separazione con l’aiuto del calore, con solventi, per enfleurage.
In Cina, in India, in Persia, l’estrazione di essenze dalle piante si pratica da millenni; la conoscevano gli Egizi e la insegnarono ai Greci, e questi, a loro volta, la tramandarono ai Romani. Gli Egiziani sapevano estrarre l’olio dal legno di cedro, ponendolo in un vaso di argilla, la cui apertura veniva coperta da una graticola di fili di lana. Scaldando il legno, l’olio evaporava e impregnava la lana, che veniva poi compressa per liberare l’essenza.
Un altro metodo molto usato dagli antichi era la macerazione, che consisteva nell’immersione in olio caldo dei vegetali aromatici, che venivano lasciati macerare mescolando e schiumando sovente, finché l’olio non era totalmente impregnato di essenza.
A questo punto il composto veniva filtrato, fatto decantare e raccolto in vasi di terracotta.
Oggi vengono impiegate sostanzialmente l’estrazione per spremitura, per distillazione in corrente di vapore, la tecnica dell’enfleurage e l’estrazione per passaggi successivi di solventi.