10 Ottobre 2009
amministratore
Dormire
è per l'uomo una necessità vitale: sono indispensabili 5/6 ore negli
anziani, 7/9 nei giovani, 16/20 nei neonati nel periodo dell'allattamento.
Durante il sonno l'organismo si trova in uno stato di totale riposo
sia fisico che psichico e può quindi recuperare le energie spese nelle
varie occupazioni giornaliere.
Mentre dormiamo, molti dei nostri organi modificano la loro attività: il tono muscolare si riduce notevolmente (ad eccezione di quello delle palpebre e degli sfinteri), la respirazione diventa più superficiale, la temperatura corporea scende, il metabolismo basale diminuisce.
La mancanza prolungata del sonno può provocare mal di testa, perdita di memoria, stati ansioso depressivi, diminuzione dell'autocontrollo e della lucidità.
Quando dormiamo passiamo attraverso quattro fasi: la prima, fase alfa, dura pochi minuti e ci si risveglia facilmente; la seconda, fase theta, è caratterizzata da un sonno più profondo ed il risveglio è più difficile; nella terza, fase delta, il respiro è più leggero ed il rilassamento più profondo; la quarta fase, rem, dura più a lungo ed è il periodo di massima attività ristoratrice e di recupero, con intensa attività onirica (se ci si sveglia in questa fase si ricordano i sogni con molta precisione dei particolari).
Oltre le ore dedicate al sonno, dei brevi periodi d'interruzione durante il giorno dalle attività di studio o di lavoro non significano una perdita di tempo, ma rappresentano un recupero dalle continue tensioni muscolari e mentali e dagli stimoli ambientali. Si deve cercare di assumere posizioni comode e rilassanti e possibilmente in ambienti naturali (il verde concilia la calma) e privi di fastidiosi rumori.
Se si hanno difficoltà ad addormentarsi, evitare di assumere ansiolitici o sonniferi perché possono provocare inconvenienti: dipendenza, tremori, palpitazioni, irritabilità, senso di stordimento, minor capacità d'attenzione e di concentrazione al risveglio.
L'effetto ipnoinducente
degli psicofarmaci può essere sostituito da quello di alcune piante: camomilla,
melissa, tiglio, passiflora, biancospino, che hanno tutte un duraturo potere
sedativo soprattutto se usate a lungo con costanza.
Per dormire bene si consiglia di non consumare molto caffè durante la giornata ed in particolare dopo le ore 16 e la stessa regola vale per il tabacco.
Ascoltare, al momento di coricarsi musica distensiva a basso volume.
È bene usare una rete dura, meglio doghe di legno e materassi ortopedici di buona qualità; il cuscino non deve essere né alto né basso e se ci sono problemi di artrosi cervicale usare gli appositi cuscini su cui appoggiare il collo.
Cercare, per quanto possibile, di distogliere il pensiero dalle preoccupazioni che ci affliggono durante il giorno e sforzarsi di dirottare la mente verso immagini serene e gioiose.
DORMIRE COMODI PER RIPOSARE BENE
SESSUOLOGIA CLINICA: è quel ramo della psicologia che si occupa di esplorare e risolvere i problemi
Il consiglio del medico
![](/images/benessere/imgs/feb16.jpeg)
Mentre dormiamo, molti dei nostri organi modificano la loro attività: il tono muscolare si riduce notevolmente (ad eccezione di quello delle palpebre e degli sfinteri), la respirazione diventa più superficiale, la temperatura corporea scende, il metabolismo basale diminuisce.
La mancanza prolungata del sonno può provocare mal di testa, perdita di memoria, stati ansioso depressivi, diminuzione dell'autocontrollo e della lucidità.
Quando dormiamo passiamo attraverso quattro fasi: la prima, fase alfa, dura pochi minuti e ci si risveglia facilmente; la seconda, fase theta, è caratterizzata da un sonno più profondo ed il risveglio è più difficile; nella terza, fase delta, il respiro è più leggero ed il rilassamento più profondo; la quarta fase, rem, dura più a lungo ed è il periodo di massima attività ristoratrice e di recupero, con intensa attività onirica (se ci si sveglia in questa fase si ricordano i sogni con molta precisione dei particolari).
Oltre le ore dedicate al sonno, dei brevi periodi d'interruzione durante il giorno dalle attività di studio o di lavoro non significano una perdita di tempo, ma rappresentano un recupero dalle continue tensioni muscolari e mentali e dagli stimoli ambientali. Si deve cercare di assumere posizioni comode e rilassanti e possibilmente in ambienti naturali (il verde concilia la calma) e privi di fastidiosi rumori.
Se si hanno difficoltà ad addormentarsi, evitare di assumere ansiolitici o sonniferi perché possono provocare inconvenienti: dipendenza, tremori, palpitazioni, irritabilità, senso di stordimento, minor capacità d'attenzione e di concentrazione al risveglio.
![](/images/benessere/imgs/feb17.jpeg)
Per dormire bene si consiglia di non consumare molto caffè durante la giornata ed in particolare dopo le ore 16 e la stessa regola vale per il tabacco.
Ascoltare, al momento di coricarsi musica distensiva a basso volume.
È bene usare una rete dura, meglio doghe di legno e materassi ortopedici di buona qualità; il cuscino non deve essere né alto né basso e se ci sono problemi di artrosi cervicale usare gli appositi cuscini su cui appoggiare il collo.
Cercare, per quanto possibile, di distogliere il pensiero dalle preoccupazioni che ci affliggono durante il giorno e sforzarsi di dirottare la mente verso immagini serene e gioiose.
Carlo Mazzoneschi
Tratto da Le
Fiamme d'Argento