Fatture non contabilizzate e condono
n. 310 - 22/10/2004 Quesito Una s.r.l. nell'esercizio 2002 ha emesso una fattura per la vendita di un appartamento di Euro 100.000 + iva (ad integrazione di una fattura di importo 50.000 + iva corrispondente al valore indicato nell'atto notarile) non contabilizzata nè ai fini civilistici
n.
310 - 22/10/2004
Quesito
Una s.r.l. nell'esercizio 2002 ha emesso una fattura per la vendita di un appartamento di Euro 100.000 + iva (ad integrazione di una fattura di importo 50.000 + iva corrispondente al valore indicato nell'atto notarile) non contabilizzata nè ai fini civilistici nè fiscali (gli incassi non sono passati per il bilancio, per essere chiari).
La società e il socio (amministratore unico) al 95% ha prodotto condono ex art. 9 L. 289/2002 e succ. int (condono tombale) a tutto il 31/12/2002.
Dovendo portare la fattura non contabilizzata in giudizio sia per la riscossione dell'Iva non riscossa (in bilancio non esiste il credito verso il cliente) sia perchè richiesta dal compratore,
Si chiede
- quali conseguenze, secondo Voi, possono derivare da un eventuale accertamento fiscale?
- quali riflessi ai fini extra tributari (è falso in bilancio)?
Sono sicuro che il suo commento e se è possibile qualche riferimento giurisprudenziale sarà come al solito di contenuto altamente professionale.
Nel ringraziarla per la sua cortese disponibilità, le invio cordiali saluti.
Quindi, nel caso da Lei prospettato, non è ipotizzabile alcun accertamento fiscale nè alcuna denuncia penale per un' ipotesi di falso bilancio.