10 Ottobre 2009
amministratore
Parere
In merito al quesito che mi hai posto, Le preciso che dal 1998 è stato introdotto l'accertamento con adesione ai fini ICI.
Alcune disposizioni normative, successive al D. Lgs. n. 218 del 19 giugno 1997, hanno demandato alle singole amministrazioni locali la potestà di introdurre e disciplinare l'istituto dell'accertamento in questione.
Il primo riferimento è all'art. 59, comma 1, lett. m), D. Lgs. n. 446 del 15 dicembre 1997, ai sensi del quale i Comuni possono introdurre, con regolamento adottato a norma dell'art. 52 dello stesso D. Lgs., l'istituto dell'accertamento con adesione del contribuente, sulla base dei criteri stabiliti dal D. Lgs. 19 giugno 1997, n. 218.
Successivamente, si è reso necessario un ulteriore intervento normativo, rappresentato dall'art. 50 della Legge 27/12/1997 n. 449, il quale, prevedendo, tra l'altro, la possibilità per Province e Comuni, nell'esercizio della potestà regolamentare, non solo di introdurre l'istituto dell'accertamento con adesione ma anche di riduzione delle sanzioni, ha avuto il compito di sopperire ad una carenza normativa, altrimenti incolmabile per via regolamentare, rappresentata dall'effetto riduttivo sul carico sanzionatorio, essendo la materia sanzionatoria espressamente riservata al legislatore nazionale.
In mancanza di tale disposizione, quindi, il Comune non avrebbe potuto ridurre le sanzioni a carico del contribuente che avesse fatto ricorso allo strumento dell'accertamento con adesione.
Di conseguenza, il contribuente nei cui confronti sia stato notificato avviso di accertamento, non preceduto dall'invito a comparire, può chiedere all'Ufficio Comunale, con apposita istanza in carta libera, la formulazione della proposta di accertamento ai fini dell'eventuale definizione, così come previsto dal D. Lgs. 218/1997 cit..
Come anzidetto, il Comune ha la facoltà di introdurre l'istituto in esame nel proprio ordinamento tributario, con la conseguenza che, in caso di mancata regolamentazione, il D. Lgs. n. 218/1997 non trova applicazione, come chiarito anche dal Ministero delle Finanze, con la Risoluzione n. 25 del 08/04/1998.
Possibilità per Province e Comuni di introdurre l'istituto dell'accertamento con adesione
n. 414 - 05/12/2004 Quesito Chiedo il Suo illuminato parere sul seguente quesito: Può l'accertamento con adesione, ex DLG n. 218/1997, essere proposto nei confronti dell'ente Comune in occasione di un accertamento ICI? Purtroppo, certo per imperizia
n. 414 - 05/12/2004
Quesito
Chiedo il Suo illuminato parere sul seguente quesito:
Può l'accertamento con adesione, ex DLG n. 218/1997, essere proposto nei confronti dell'ente Comune in occasione di un accertamento ICI?
Purtroppo, certo per imperizia mia, sul Suo sito internet non sono riuscito a trovare soluzione al caso.
Alcune disposizioni normative, successive al D. Lgs. n. 218 del 19 giugno 1997, hanno demandato alle singole amministrazioni locali la potestà di introdurre e disciplinare l'istituto dell'accertamento in questione.
Il primo riferimento è all'art. 59, comma 1, lett. m), D. Lgs. n. 446 del 15 dicembre 1997, ai sensi del quale i Comuni possono introdurre, con regolamento adottato a norma dell'art. 52 dello stesso D. Lgs., l'istituto dell'accertamento con adesione del contribuente, sulla base dei criteri stabiliti dal D. Lgs. 19 giugno 1997, n. 218.
Successivamente, si è reso necessario un ulteriore intervento normativo, rappresentato dall'art. 50 della Legge 27/12/1997 n. 449, il quale, prevedendo, tra l'altro, la possibilità per Province e Comuni, nell'esercizio della potestà regolamentare, non solo di introdurre l'istituto dell'accertamento con adesione ma anche di riduzione delle sanzioni, ha avuto il compito di sopperire ad una carenza normativa, altrimenti incolmabile per via regolamentare, rappresentata dall'effetto riduttivo sul carico sanzionatorio, essendo la materia sanzionatoria espressamente riservata al legislatore nazionale.
In mancanza di tale disposizione, quindi, il Comune non avrebbe potuto ridurre le sanzioni a carico del contribuente che avesse fatto ricorso allo strumento dell'accertamento con adesione.
Di conseguenza, il contribuente nei cui confronti sia stato notificato avviso di accertamento, non preceduto dall'invito a comparire, può chiedere all'Ufficio Comunale, con apposita istanza in carta libera, la formulazione della proposta di accertamento ai fini dell'eventuale definizione, così come previsto dal D. Lgs. 218/1997 cit..
Come anzidetto, il Comune ha la facoltà di introdurre l'istituto in esame nel proprio ordinamento tributario, con la conseguenza che, in caso di mancata regolamentazione, il D. Lgs. n. 218/1997 non trova applicazione, come chiarito anche dal Ministero delle Finanze, con la Risoluzione n. 25 del 08/04/1998.