La Meditazione (Parte II)
Una delle modalità più efficaci per rallentare ed infine interrompere il flusso incessante della nostra mente è smettere di identificarci con le nostre sensazioni fisiche, le nostre emozioni, i nostri
Una delle modalità più efficaci per rallentare ed infine interrompere il flusso incessante della nostra mente è smettere di identificarci con le nostre sensazioni fisiche, le nostre emozioni, i nostri pensieri e le nostre azioni, così da diventare, appunto, spettatori, come se guardassimo qualcosa o qualcuno al di fuori di noi. Abbandonare i nostri pregiudizi, apprezzamenti e giudizi allenta ed indebolisce la forza del nostro pensiero e delle nostre emozioni sulla nostra stessa vita, cosicché possiamo gradualmente percepire il corpo e la mente come strumenti in nostro potere ed assumerci la piena responsabilità di noi stessi. In questa dimensione, appare chiaro come la mente duale, analitica, frammentaria, divisoria e categorizzante, perde sempre di più potere, vedendo diminuire il suo controllo.
All'inizio della pratica, in molte occasioni, la mente duale sarà ancora fervida, pronta, a suo modo efficace, portando lo studente a distrarsi seguendo una serie di pensieri, senza riuscire a lasciarli andare, oppure, restando fermo ed attento solo alle sensazioni fisiche, al fastidio o al bisogno di movimento, che la mente duale può leggere come indispensabile e da soddisfare incessantemente.
Nella pratica costante, accompagniamo la mente duale a lasciare gradualmente sempre più spazio all'apertura della mente globale, creativa, armonica, unificante, aperta e non categorizzante, che raccoglie ogni sensazione, pensiero o desiderio per mescolarlo e lasciarlo fluire nella complessità dell'apertura della Meditazione.
indice |