Classe sulla Nascita
La classe inizia con un lavoro attraverso i Chakra alti e questo permette di creare uno spazio ampio e di ascolto.
La classe inizia con un lavoro attraverso i Chakra alti e questo permette di creare uno spazio ampio e di ascolto. Viene favorito e mantenuto il contatto al cuore, come per preparare il contenitore che possa accogliere e contenere il lavoro successivo. La posizione del bambino rende possibile l’ascolto delle sensazioni più vive ed intense legate alla vita nel grembo materno, dove ogni parte del corpo si trova in contatto con pareti morbide e calde, che progressivamente, diventano sempre più strette e inospitali. Le oscillazioni del bacino nella stessa posizione ricordano i primi movimenti del neonato, che crescendo ed avvicinandosi sempre di più al momento della nascita, si prepara alla possibilità di movimenti più ampi ed alla distensione del corpo. In questa fase, durante il lavoro, l’attenzione è anche all’insofferenza dovuta alla posizione e alla mancanza di spazio. La rotazione dell’intero corpo sul lato sinistro e su quello destro fanno riferimento ai tentativi del neonato che si prepara alla nascita, allungando di poco le gambe ed avvertendo in questo il limite dello spazio che lo accoglie, favorito anche dalle mani che trattengono le caviglie, non permettendo l’estensione completa delle gambe. Successivamente il movimento e la rotazione del corpo ricoprono tutte le angolazioni, proprio come i passi del neonato che si muove, al fine di incanalarsi nel condotto che lo porta alla visione della luce. L’ascolto è a tutte le sensazioni del corpo e alle emozioni che accompagnano il momento, dall’insofferenza alla paura del passaggio, dal dolore causato dagli urti, alla perdita dei punti di riferimento nel distacco da uno spazio conosciuto a lungo. In questa fase la possibilità è quella di entrare sempre di più nelle proprie emozioni, lasciandole emergere ed uscire per accoglierle senza trattenerle e giudicarle, permettendosi in questo modo di riviverle e riconoscerle consapevolmente, per utilizzarle e trasformarle nella vita quotidiana. La ninnananna rappresenta proprio il modo attraverso il quale accogliere e riscaldare il neonato all’interno di ognuno, che stanco e spaventato dal passaggio, richiede calore ed amore.
Le asana finali sostengono l’apertura massima di tutti i Chakra, nell’ascolto e l’accettazione dell’energia sprigionata nel passaggio della nascita, e nel contatto sottile con quella morte che genera la vita.
1. Meditazione iniziale: la concentrazione è al cuore. 6’
2. Posizione del diamante: il respiro è lungo e profondo. 3’
3. Portate la testa indietro, mantenendo il respiro lungo e profondo. 1’
4. Posizione del cammello: il respiro è lungo e profondo. 2’
5. Uscite lentamente dalla posizione del cammello ed entrate nellaposizione del bambino: il respiro è lungo e profondo. 2’
6. Iniziare a muovere il bacino a destra e a sinistra, facendo delle piccole oscillazioni. Il respiro segue il movimento. 3’
7. Rimanete fermi nella posizione del bambino, con il respiro lungo e profondo. 1’
8. Afferrate con le mani le caviglie e rotolare sul lato sinistro del corpo. Da questa posizione inspirate ed espirando spingete le gambe in fuori, mentre le mani tengono ben strette le caviglie impedendo il movimento. 6’
9. Tornate nella posizione del bambino. 2’
10. Afferrate di nuovo le caviglie e rotolate sul lato destro del corpo. Da questa posizione inspirate ed espirando spingete le gambe in fuori, mentre le mani tengono di nuovo ben strette le caviglie impedendo il movimento. 6’
11. Ritornate lentamente nella posizione del bambino con il respiro lungo e profondo. 2’
12. Afferrate nuovamente le caviglie con le mani e rotolate in tutte le direzioni. Ogni volta inspirate ed espirando spingete le gambe in fuori, mentre le mani continuano a tenere ben strette le caviglie impedendovi vi muovervi. 10’
13. Posizione del bambino con il respiro lungo e profondo, consolatorio e rilassante. 3’
14. Rotolate la schiena a terra mantenendo le gambe al petto. Le mani afferrano le gambe e il respiro è lungo e profondo. Riportate la mente alla ninnananna che vi cantavano da bambini e continuate a dondolare il corpo. 6’
15. Posizione del diamante: le braccia sono a 90° parallele al pavimento con i palmi delle mani rivolti verso l’alto. Il respiro è lungo e profondo. 3’
16. Portare lentamente la testa all’indietro, con il respiro lungo e profondo. 2’
17. Posizione del cammello: il respiro è lungo e profondo. 2’
18. Tornate lentamente nella posizione del diamante con le mani in grembo ed il respiro lungo e profondo. 1’
19. Rilassamento. 9’
20. Uscire dal rilassamento.
MEDITAZIONE
In posizione facile con le mani a coppa sulle ginocchia, la schiena è ben dritta e le spalle, il viso e tutti i muscoli del corpo sono rilassati. Il respiro è lungo e profondo e la concentrazione è al centro del cuore. Le palpebre sono aperte per 1/10, fissare in silenzio, tra le ciglia, la luce di una candela posta ad un paio di metri di distanza. 12’
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