Illustrazione e femminilità: Intervista a Valentina Di Serio
cultura
10 Ottobre 2009 amministratore

Illustrazione e femminilità: Intervista a Valentina Di Serio

Illustrazione e femminilità: Intervista a Valentina Di Serio Valentina è una giovane donna, che ha scelto di svolgere, nella vita, un lavoro particolare: l'illustratrice, coniugando, così, la sua passione, la sua arte e la sua professionalità, all'interno


Valentina è una giovane donna, che ha scelto di svolgere, nella vita, un lavoro particolare: l'illustratrice, coniugando, così, la sua passione, la sua arte e la sua professionalità, all'interno del suo essere donna nella società attuale.
L'intervista che le abbiamo fatto ci permettere di conoscere e condividere con lei la sua realtà.
E' interessante scoprire come nel suo lavoro Valentina riesca ad esprimere se stessa, la sua essenza, la sua natura spirituale, ciò è di sostegno per tutte le donne che lavorano.


Cara Valentina puoi raccontarci brevemente cosa ti ha spinto a diventare illustratrice?
La passione per il disegno è cominciata sin da piccola; in seguito con la scelta del Liceo Artistico si è rafforzata. Alla fine dell'ultimo anno di liceo la direzione è stata quella di scegliere una professione che potesse coniugare la passione per l'arte e il disegno con il mondo del lavoro e della comunicazione. Per questo motivo ho scelto di diventare illustratrice.

Quali i risultati professionali fino ad oggi?
A questa domanda devo rispondere con una premessa: questo è un lavoro piuttosto complesso.
L'illustratore oltre ad ideare, progettare e realizzare le sue illustrazioni, con diverse tecniche secondo il tipo di lavoro che è richiesto, deve essere come prima cosa promotore di se stesso.
Deve andare continuamente alla ricerca di lavoro, soprattutto se free lance e in ultimo e non meno importante deve cercare sempre di rinnovarsi, di trovare nuove idee, nuove ispirazioni, di sperimentare nuove tecniche. Non vai mai dimenticato che prima di tutto, oltre ad essere un professionista che opera nel settore della comunicazione, l'illustratore è un ARTISTA.
Detto questo e ritornando a me, devo ammettere che la prima grande soddisfazione fu proprio il premio consegnatomi grazie alla "Martora"- Illustrazione realizzata per il Parco Nazionale dei Monti Sibillini. E' stata veramente una sorpresa leggere sotto il mio lavoro "Primo Premio", soprattutto perché era il primo disegno fatto completamente da sola, appena finiti gli studi, ed era il primo concorso al quale partecipavo.
In seguito mi sono sempre di più avvicinata all'illustrazione Non Fiction e in modo particolare a quella naturalistica. Così ho lavorato, visto anche il mio amore per la natura, con Parchi e ed enti per la tutela ambientale. Ho realizzato alcuni volumi per ragazzi sempre con illustrazioni scientifiche e di carattere storico.
Ho fatto alcune mostre personali e collettive. E in questi ultimi anni insegno disegno sia agli adulti sia ai bambini con questi ultimi soprattutto disegno naturalistico.
Senza dimenticare i piacevoli Tromple l'oeil e le decorazioni d'ambienti.
Ogni tanto mi diletto anche con alcuni oggetti d'arte e d'arredamento.
Oggi sono contenta anche se non posso nascondere alcuni momenti di sconforto, ma credo che
faccia parte dell'essere artisti. Vorrei soltanto che il Nostro paese si accorgesse che ha dei bravissimi illustratori in casa proprio e che sarebbe un peccato scoprire che sono in giro per il mondo a lavorare solamente perché in Italia questa professione è poco riconosciuta e non valorizzata.

Che ruolo ha la femminilità nella tua produzione?
Questa è una domanda piuttosto difficile alla quale rispondere.
Non credo che l'essere uomo o donna in un lavoro come questo faccia molta differenza.
Ho visto illustrazioni molto poetiche e veramente belle realizzate da illustratori uomini.
Ogni essere umano che ha in sè la passione, la sensibilità per lavorare con le luci, le ombre e i colori esprime se stesso. Forse più che l'essere uomo o donna posso dire che cerco sempre d'essere prima di tutto Valentina e di far trasparire nel mio lavoro, la mia sensibilità, la mia passione e l'amore che ho per la carta, i colori e i pennelli.
Sicuramente ci possono essere delle differenza, magari sulla scelta dei soggetti illustrati oppure su quella dei colori, ma ogni illustratore è un mondo a sé.

Che influenza ha il tuo essere donna nei rapporti lavorativi?
Devo ammettere, e qui non credo di sbagliare, che l'essere donna aiuta nei rapporti di lavoro, soprattutto quando ci si trova a lavorare con uomini come spesso capita a me.
Ormai lo sanno tutti che il sesso debole non siamo noi!

Cosa pensi del panorama artistico italiano contemporaneo?
Non posso dire di avere una conoscenza approfondita dell'arte contemporanea in genere.
Spesso però mi capita di vedere lavori di artisti emergenti o magari di andare a qualche mostra e la mia sensazione è di trovarmi di fronte ad opere che hanno perso sicuramente il figuratismo ma soprattutto l'armonia e la bellezza.
Ho visto quadri con colori violenti e forme distorte con poco rispetto anche per i materiali usati.
Da qualche anno a questa parte, ho notato soprattutto nell'illustrazione fiction, dei lavori inquietanti e aggressivi, questo mi preoccupa soprattutto perché a vederli sono e saranno proprio i bambini e ragazzi che sono i lettori ai quali sono diretti.
Mi sorprende quest'andamento e cerco di spiegarmelo con la tendenza della nostra sociètà che corre, va avanti, non lascia spazio per il particolare, per la cura nel lavoro, così purtroppo tutto diventa spesso apparenza e poca sostanza.
Io, nel mio piccolo e per quello che posso fare, cerco ancora di bilanciare un'immagine nello spazio, di armonizzare le forme, di curare il particolare e cercare la bellezza nel complesso di tutta l'illustrazione. Forse sono un po' all'antica e fuori moda, ma è più forte di me.

Ho notato che nel tuo sito sono presenti alcune frasi di Gibran, qual è il tuo rapporto con la spiritualità?
Gibran è uno dei miei poeti preferiti, forse l'unico che rispecchia in pieno il mio animo.
Ho scelto alcune sue frasi per il mio sito perché esprimono esattamente quello che desidero comunicare con i miei lavori.
La spiritualità nel mio caso è strettamente collegata ai miei disegni.
Spesso, soprattutto quando realizzo illustrazioni naturalistiche, mi sento veramente in pace e in armonia con me stessa. La stessa cosa che mi succede anche quando sono immersa nella natura, lontano dai rumori e dalla gente.
Forse è un discorso semplicistico ma è veramente così!
Quando faccio una passeggiata sulla spiaggia deserta in compagnia solo del mio cane, ritrovo finalmente la mia dimensione e una forza molto grande che mi solleva e mi aiuta a guardare avanti e a credere in me stessa.
Certi giorni mi basta sentire un raggio di sole sulla pelle, vedere un gabbiano che lotta con il vento, sentire il suono dell'acqua per sentirmi vicina a Dio.
Questo stretto rapporto d'amore che ho con la natura forse traspare nei miei disegni e di questo sono felice perché vorrei tanto che ogni persona, guardando un mio lavoro. potesse sentire questa forza e questo amore e in qualche modo, anche solo per un secondo, far pace con se stessa e con il mondo.

http://www.valentinadiserio.it/



Torna all'indice

 

Chiudi

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati, nel corso del loro normale utilizzo, si avvalgono di cookie utili a migliorare l'esperienza di navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni relative all'utilizzo del sito stesso. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo la pagina, cliccando su qualsiasi elemento o proseguendo la navigazione, acconsenti al loro utilizzo in conformità  alla nostra Cookie Policy.
Informativa Cookie Policy
Accetto i cookies