ROBERTO I IL GUISCARDO (cioè l'Astuto)
cultura
10 Ottobre 2009 amministratore

ROBERTO I IL GUISCARDO (cioè l'Astuto)

ROBERTO I IL GUISCARDO (cioè l'Astuto) (1015 circa - Cefalonia 1085) Conte, poi duca di Puglia, Calabria (1059-1085) e Sicilia (1061-1085).


(1015 circa - Cefalonia 1085)

Conte, poi duca di Puglia, Calabria (1059-1085) e Sicilia (1061-1085). Figlio di Tancredi d'Altavilla, raggiunse verso il 1046 i fratelli Guglielmo Braccio di Ferro, Drogone e Unfredo, che avevano già acquistato una posizione preminente nel Mezzogiorno d'Italia. Con Unfredo, contribuì a infliggere al papa Leone IX e ai suoi alleati quella sconfitta di Civitate (1053) che consolidò il dominio dei Normanni in Puglia e aprì loro la conquista della Calabria e della Sicilia.
Morti prima Guglielmo, poi Drogone e Unfredo, Roberto ottenne dal papa Niccolò II l'investitura ducale per la Puglia, la Calabria e la Sicilia, ancor prima che queste terre fossero state liberate dai resti della dominazione bizantina (le prime due), da quella degli Arabi (la terza). Roberto assunse, in cambio, un vincolo di vassallaggio.
Scacciò definitivamente i Bizantini dal Mezzogiorno (conquista di Bari, 1071) e avviò la liberazione della Sicilia dagli Arabi (conquista di Messina, 1061), che fu poi continuata soprattutto da suo fratello Ruggero, ma di cui conservò sempre la sovranità.
Si alleò col pontefice Gregorio VII, nel comune interesse di fronteggiare l'offensiva in Italia dell'imperatore Enrico IV, e ne ricevette in cambio il ducato di Puglia. Subito dopo, Roberto comandò una spedizione contro l'Impero bizantino, prese Corfù (1081), Durazzo (1082) e iniziò un'avanzata verso l'Oriente, ma si dovette interrompere per tornare in Italia a soccorrere Gregorio VII, rifugiatosi a Castel Sant'Angelo (1084), per sfuggire ad Enrico IV ormai giunto a Roma. L'intervento normanno liberò il papa, ma sottopose anche Roma a un orribile saccheggio (1084). Condotto Gregorio VII (che vi morì l'anno seguente) con sé a Salerno, Roberto tornò all'impresa d'Oriente, ma morì poco dopo, durante l'assedio di Cefalonia.

 

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