La vita quotidiana nel Settecento (XVIII sec.)
cultura
10 Ottobre 2009 amministratore

La vita quotidiana nel Settecento (XVIII sec.)

La Famiglia: il Settecento L'età matrimoniale si alzò lievemente nel Settecento, e ciò ridusse le dimensioni delle famiglie.

La Famiglia: il Settecento

L'età matrimoniale si alzò lievemente nel Settecento, e ciò ridusse le dimensioni delle famiglie. Secondo alcune stime degli storici, una famiglia aveva in media quattro, cinque figli, dei quali solo due o tre raggiungevano l'età adulta.
Le famiglie dell'alta borghesia e dell'aristocrazia erano più ampie, sia perché le ragazze si sposavano prima, sia perché allattavano i propri figli per un periodo di tempo ridotto. I bambini erano infatti affidati alle balie, ed essendo meno minacciati dalle epidemie, poiché meglio nutriti, avevano maggiori probabilità di sopravvivenza.
Nel Settecento, come anche nelle epoche precedenti (vedi Comuni e Rinascimento), all'interno della famiglia il ruolo del marito era quello di fornire un riparo e provvedere al mantenimento della prole e della sposa.
L'uomo pagava le imposte e rappresentava la famiglia di fronte alla comunità. Il dominio della moglie restava invece sempre interno al nucleo domestico. Le donne dell'alta società erano le padrone della casa, dirigevano la servitù, e si occupavano delle proprietà di famiglia, con l'aiuto dei fattori.
Il Settecento vide quindi, per quel che riguardava le classi agiate, un aumento della sfera di influenza delle padrone di casa, sulla gestione dei beni. Questo avvenne poiché era ritenuto che la dignità della moglie rappresentasse una conferma della posizione sociale del coniuge.
Anche nelle classi meno abbienti, come quelle dei fattori, il ruolo della moglie, nella famiglia, aumentò di importanza. In genere, però, per quanto l'opera di una moglie fosse ritenuta importante per la prosperità della famiglia, il suo lavoro non veniva mai valutato in termini economici.

Il Settecento vide anche l'incremento delle industrie familiari, e quindi del lavoro femminile all'interno della famiglia-unità produttiva. In questo secolo, però, il crescente aumento della produzione, richiedeva anche lunghi ed ingenti spostamenti della forza lavoro maschile. Nei periodi di assenza del capofamiglia, erano le mogli ad occuparsi delle eventuali proprietà o attività familiari. Ma l'assenza dei mariti poteva anche durare per anni, in quei casi, le mogli potevano assumere la responsabilità dell'azienda.

 

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