La vita quotidiana nel Settecento (XVIII sec.)
La Famiglia: il Settecento L'età matrimoniale si alzò lievemente nel Settecento, e ciò ridusse le dimensioni delle famiglie.
La Famiglia: il Settecento
L'età matrimoniale si alzò lievemente nel Settecento,
e ciò ridusse le dimensioni delle famiglie. Secondo alcune stime
degli storici, una famiglia aveva in media quattro, cinque figli, dei
quali solo due o tre raggiungevano l'età adulta.
Le famiglie dell'alta borghesia e dell'aristocrazia erano più
ampie, sia perché le ragazze si sposavano prima, sia perché
allattavano i propri figli per un periodo di tempo ridotto. I bambini
erano infatti affidati alle balie, ed essendo meno minacciati dalle
epidemie, poiché meglio nutriti, avevano maggiori probabilità
di sopravvivenza.
Nel Settecento, come anche nelle epoche precedenti (vedi Comuni
e Rinascimento), all'interno della famiglia
il ruolo del marito era quello di fornire un riparo e provvedere al
mantenimento della prole e della sposa.
L'uomo pagava le imposte e rappresentava la famiglia di fronte alla
comunità. Il dominio della moglie restava invece sempre interno
al nucleo domestico. Le donne dell'alta società erano le padrone
della casa, dirigevano la servitù, e si occupavano delle proprietà
di famiglia, con l'aiuto dei fattori.
Il Settecento vide quindi, per quel che riguardava le classi agiate,
un aumento della sfera di influenza delle padrone di casa, sulla gestione
dei beni. Questo avvenne poiché era ritenuto che la dignità
della moglie rappresentasse una conferma della posizione sociale del
coniuge.
Anche nelle classi meno abbienti, come quelle dei fattori, il ruolo
della moglie, nella famiglia, aumentò di importanza. In genere,
però, per quanto l'opera di una moglie fosse ritenuta importante
per la prosperità della famiglia, il suo lavoro non veniva mai
valutato in termini economici.
Il Settecento vide anche l'incremento delle industrie familiari, e quindi del lavoro femminile all'interno della famiglia-unità produttiva. In questo secolo, però, il crescente aumento della produzione, richiedeva anche lunghi ed ingenti spostamenti della forza lavoro maschile. Nei periodi di assenza del capofamiglia, erano le mogli ad occuparsi delle eventuali proprietà o attività familiari. Ma l'assenza dei mariti poteva anche durare per anni, in quei casi, le mogli potevano assumere la responsabilità dell'azienda.