La vita quotidiana nella Roma Antica
cultura
10 Ottobre 2009 amministratore

La vita quotidiana nella Roma Antica

Spesso, le romane dovevano ricorrere al nome o alla garanzia di un parente o di un tutore, per dare garanzia e legalità alle proprie azioni al di fuori del contesto familiare.

Spesso, le romane dovevano ricorrere al nome o alla garanzia di un parente o di un tutore, per dare garanzia e legalità alle proprie azioni al di fuori del contesto familiare.
Molte donne romane ricoprirono incarichi rilevanti, presso la Cancelleria Imperiale.
Le donne romane spesso gestivano delle attività commerciali, esterne alla famiglia. Molte erano, infatti, albergatrici, proprietarie di taverne e navi, responsabili di compagnie di navigazione. Vi erano poi i mestieri tradizionalmente esercitati dalle donne, in tutti i tempi ed in ogni luogo: nutrici, attrici, danzatrici, tessitrici, lavandaie, sarte.
Tra le attività commerciali, gestiti dalle donne, non può non essere menzionata anche la prostituzione. Con un curioso espediente, le donne romane potevano sottrarsi dall'accusa di adulterio, dimostrando di essere proprietarie di una casa di piacere.

Epoca tardo repubblicana

Durante questo periodo, la donna romana acquisì un peso più consistente. Le matrone romane andavano agli spettacoli pubblici e potevano assistere ai processi, anche non accompagnate.
E' riconosciuto il supporto che la donna romana forniva alla vita pubblica del marito. Progressivamente, viene ridotta la tutela degli agnati e dei tutori sulle vedove e sulle nubili.

Epoca imperiale e paleocristiana

a donna diventa mulier, nello statuto giuridico romano. L'espansione coloniale romana aveva reso meno rigidi i costumi tradizionali romani, e le donne beneficiarono dell'apertura culturale, che ne derivò.
Sempre con riferimento alle classi più agiate, le romane scrivevano, discutevano di filosofia e politica. Tradivano, senza essere condannate a morte certa, divorziavano e si risposavano.
L'avvento del cristianesimo diede ancora più dinamismo alla vita spirituale femminile. Il messaggio di Cristo venne accolto con entusiasmo dalle aristocratiche romane, e furono proprio loro a diffonderlo per prime.
La madre di Costantino fu molto attiva nella diffusione del Cristianesimo, e, soprattutto, nella legalizzazione del culto cristiano, alla cui affermazione Costantino contribuirà fortemente.
Queste donne si riunivano tra loro per parlare del nuovo credo, fondando così i primi sodalizi femminili cristiani.

 

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