IL CINEMA ITALIANO
LA NOUVELLE VAGUE DEL CINEMA FRANCESE Nuovelle vague: "nuova ondata".
Nuovelle vague: "nuova ondata". Fu un'autentica mareggiata
quella che alla fine degli anni Cinquanta si abbatté sul cinema
francese. Una vera rivoluzione che portò una ventata di rinnovamento
non soltanto in Francia, ma in tutto il mondo.
Claude Chabrol e François Truffaut sono i due registi che per
primi hanno dato impulso a questa voglia di nuovo.
Il primo, nato in un piccolo paese e con il grande sogno di lavorare
nel cinema, grazie ad un'eredità della vecchia zia riesce ad
esprimere il suo talento. Prende a modello il neorealismo, i film di
Rossellini, di De Sica, di Visconti, girati fuori dai teatri di posa,
con attori presi dalla strada. Gira Le beau Serge, storia di due amici
che si ritrovano dopo molto tempo. Uno è distrutto dall'alcol
per la morte del primo figlio, ma la comprensione e l'affetto dell'altro
lo salveranno.
Anche François Truffaut ebbe una giovinezza movimentata, finì
persino al riformatorio. Il suo esordio è costituito dalla pellicola
autobiografica I 400 colpi, (in francese fare i 400 colpi significa
combinarne di tutti i colori), il film, infatti, è la storia
dello stesso Truffaut: la storia di un adolescente alle prese con il
riformatorio.
I film di questi due registi ebbero tanto successo per la ventata di
freschezza che si opponeva alla stucchevole immobilità del "cinema
di papà", come venivano definite le opere della vecchia
generazione.
Dopo di loro ci fu un susseguirsi di film e registi che subito venivano
accolti con entusiasmo dalla critica e dal pubblico: Jean-Luc Godard
(Fino all'ultimo respiro), Louis Malle (Les amnts), Alain Resnais (Hiroshima
mon amour), Eric Rohmer (Le signe du lion), Jaques Rivette (Cléo
dalle 5 alle 7).
Il merito del successo di questo cinema va anche alle grandi attrici
che hanno saputo interpretare diversi ruoli con spontaneità segnando
un distacco con il passato, fra queste ricordiamo Anouk
Aimée, Annie Girardot,
Jeanne Moreau, Brigitte
Bardot, Catherine Deneuve.