03 Luglio 2007 LETTERA APERTA Al Ministro delle Comunicazioni
RAI E L’INNOVAZIONE Gli utenti, attendono di vedere i canali RAI, gratuitamente, attraverso tutte le piattaforme trasmissive, nel rispetto del servizio universale che per la sua realizzazione necessita di innovazione e di neutralità tecnologica.
RAI E L’INNOVAZIONE
Gli utenti, attendono di vedere i canali RAI, gratuitamente, attraverso tutte le piattaforme trasmissive, nel rispetto del servizio universale che per la sua realizzazione necessita di innovazione e di neutralità tecnologica. La RAI da troppo tempo non è più leader in innovazione a causa delle scelte commerciali, ispirate unicamente al profitto e non al ruolo di servizio pubblico:
-Sul satellite i canali RAI sono accessibili integralmente solo agli abbonati della tv a pagamento SKY. Tutti gli altri sono costretti a vedere solo parzialmente i programmi RAI, creando un gravissima discriminazione che penalizza i cittadini che pagano il canone a vantaggio di chi si abbona al privato SKY.
- Sul digitale terrestre, nonostante non più in fase sperimentale, i canali RAI non sono visibili in gran parte della nazione.
–Sui cellulari è possibile guardare i canali RAI solo a pagamento, ignorando, anche in questo caso, il ruolo di servizio pubblico.
–Su internet, nonostante la realizzazione del nuovo portale Rai.tv, non è possibile guardare in diretta i palinsesti completi delle tre reti pubbliche, dovendosi accontentare solo di una selezione dei programmi Rai o di alcuni stralci.
–RADIORAI (servizio di pubblica utilità) è ancora trasmessa solo in formato analogico rendendo quindi impossibile la ricezione dei programmi in mobilità. La Rai è già dotata di una rete per la trasmissione della radio in digitale che è inspiegabilmente spenta. La trasmissione radiofonica in digitale (DAB), avvenuta ormai in tutti i Paesi europei, permetterebbe di dare vera qualità al servizio radiofonico a vantaggio degli utenti.
--16:9 e HD sono innovazioni tecnologiche che la RAI, inspiegabilmente, ha lasciato in esclusiva alle emittenti private (SKY e Mediaset Premium) mortificando i cittadini che pagando le tasse permettono l’esistenza dell’Azienda RAI.
RAI E LA QUALITA’
La qualità dei programmi è profondamente diminuita, perdendo pubblico e assumendo le sembianze di televisione commerciale, tanto che i cittadini non distinguono più le differenze. Sono scomparsi spazi televisivi dedicati ai bambini e ai giovani, completamente assenti spazi culturali che diffondono teatro e eventi dal vivo. I pochi programmi d’eccezione vengono dirottati sulle piattaforme a pagamento (come “Viva radio 2” su RAI SAT). I cittadini alla ricerca di qualità vengono, quindi, costretti ad abbonarsi alle PAY TV. Con tale situazione diventa difficile continuare a credere nella necessità di finanziare il servizio pubblico.
RAI E LA COMUNICAZIONE
Il CdA della Rai ed i suoi vertici non hanno mai risposto alle numerose lettere inviate da questa Associazione di consumatori che chiedeva di dialogare per garantire i minimi diritti degli utenti, dimostrando il completo distacco con l’opinione pubblica e manifestando la volontà di non volersi confrontare. Il nuovo contratto prevede nuove forme di confronto che devono essere immediatamente attivate.
DALL’AUMENTO DEL CANONE
I CITTADINI SI ASPETTANO
IL MIGLIORAMENTO DEL SERVIZIO PUBBLICO!!!!!
Fonte
uff. st. Adiconsum nazionale