8 Maggio 2007 L'isola che non c'è. Pratiche di genere nella pubblica amministrazione tra carriere, conciliazione e nuove precarietà.
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10 Ottobre 2009 amministratore

8 Maggio 2007 L'isola che non c'è. Pratiche di genere nella pubblica amministrazione tra carriere, conciliazione e nuove precarietà.

Seminario organizzato all’interno del progetto Equal GELSO GE.nere, Lavoro e Segregazione Occupazionale Facoltà di Sociologia Piazza Venezia, 41 Trento, 25 Ottobre 2007 La pubblica amministrazione

Seminario organizzato all’interno del progetto Equal GELSO GE.nere,
Lavoro e Segregazione Occupazionale
Facoltà di Sociologia Piazza Venezia, 41 Trento,
25 Ottobre 2007


La pubblica amministrazione è uno dei settori lavorativi in cui la presenza femminile risulta più consistente, superando in molti casi anche quella maschile. Tra i fattori che favoriscono tale presenza vale la pena di ricordare da un lato i criteri di accesso, caratterizzati da maggiore standardizzazione e da un minor grado di arbitrarietà rispetto ad altri contesti lavorativi, dall’altro i modelli di organizzazione del lavoro, che offrono maggiori opportunità di conciliare la vita lavorativa con gli impegni familiari. Per queste ragioni la pubblica amministrazione è spesso stata considerata come una sorta di approdo privilegiato per l’occupazione femminile, quasi un’isola felice, capace di garantire ai propri dipendenti una serie di tutele non fruibili in mercati meno protetti.
In realtà se oggi applichiamo all’analisi dei contesti organizzativi pubblici un’ottica di genere, la situazione non appare così rosea e sembra invece richiedere un profondo ripensamento delle configurazioni organizzative dominanti. Un primo dato evidente riguarda il permanere dell’asimmetria tra uomini e donne nei ruoli decisionali e dirigenziali: se le donne sono pari o anche numericamente superiori agli uomini nelle posizioni di base e in quelle intermedie delle gerarchie organizzative, sono ancora ampiamente sottorappresentate nelle posizioni apicali. Un secondo elemento da sottolineare è legato al tipo di cultura organizzativa che caratterizza molte organizzazioni del settore pubblico che, se da un lato consente un più agevole ricorso a strumenti di conciliazione, come ad esempio il part-time o il congedo parentale, dall’altro penalizza tali pratiche in termini di opportunità di sviluppo e crescita professionale. Un orientamento che è fortemente basato sulla centralità nei sistemi premianti del criterio della presenza temporale, piuttosto che su quello dell’efficacia e del raggiungimento degli obiettivi. Un terzo aspetto riguarda il subtesto di genere che connota la maggior parte delle politiche di conciliazione, che vedono le donne come principali destinatarie, generando così il paradossale effetto di rinforzare la tradizionale divisione dei ruoli, sancendo la necessità che siano le donne a muoversi funambolicamente tra lavoro e famiglia. In questo scenario anche il sindacato si è mosso cercando di ricavare volta per volta benefici e vantaggi apparentemente rivolti alle donne, senza riuscire a sviluppare una strategia più lungimirante, in grado di scardinare i modelli di genere dominanti.
Una ulteriore questione, sempre più rilevante, riguarda il crescente utilizzo nel settore pubblico di lavoratori atipici, fenomeno che coinvolge in misura prevalente la componente femminile e che dà luogo ad una stridente polarizzazione tra soggetti tutelati e lavoratori precari, ridefinendo anche i termini della riflessione sulle pratiche di carriera e di conciliazione.
Questo convegno intende essere un’opportunità di scambio e confronto per coloro che da prospettive diverse si interrogano su tali questioni e un’occasione per offrire nuove evidenze empiriche, nuove chiavi interpretative, ma anche nuove prospettive di policy in grado di favorire lo sviluppo di un’ottica di genere nei contesti lavorativi del settore pubblico, ma non solo.
Le persone interessate a partecipare ad una delle tre sessioni tematiche parallele (aventi come oggetto le carriere, la conciliazione e le nuove precarietà nella Pubblica Amministrazione) dovranno inviare un abstract all’indirizzo di posta elettronica gelso@soc.unitn.it entro il 20 Giugno 2007. L’abstract, al massimo di 500 parole, sarà esaminato dai responsabili delle sezioni, e quelli accettati verranno pubblicati all’interno della collana I quaderni di gelso, a cura del comitato scientifico del convegno.
La partecipazione al seminario è gratuita. Ulteriori informazioni sono disponibili al sito: http://www.unitn.it/gelso o contattando la Segreteria Organizzativa, all’indirizzo: gelso@soc.unitn.it.

Scarica qui il Programma


Fonte: Equal Gelso - Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale - Trento

 

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