IL METODO BOSTON CONSOULTIN GROUP (BCG) o MATRICE CRESCITA – QUOTA DI MERCATO RELATIVA
Il metodo BCG, nella sua analisi prevede la costruzione di una matrice che si sviluppa su due criteri: La crescita del segmento-target legata all’attrattività e la quota di mercato relativa al concorrente
Il metodo BCG, nella sua analisi prevede la costruzione di una matrice che si sviluppa su due criteri: La crescita del segmento-target legata all’attrattività e la quota di mercato relativa al concorrente più competitivo legata proprio al fattore competitività. Si crea in tal modo una griglia a doppia entrata dove una linea di demarcazione suddivide la matrice in quattro quadranti. (IMMAGINE). Rispetto alla variabile crescita di mercato il punto di demarcazione che delimita le attività a forte crescita da quelle a crescita bassa è rappresentato dal tasso di crescita del prodotto nazionale lordo o alla media ponderata dei tassi di crescita dei diversi segmenti dell’impresa. Per quanto riguarda invece la quota di mercato relativa il punto di demarcazione rappresenta invece di solito un valore compreso9 tra 1 e 1,5.
Alla base della teoria del metodo BCG sussiste il criterio secondo cui in base alla Legge di Esperienza, una quota di mercato relativa elevata implica in termini di costi un vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza, mentre una quota relativa bassa implica viceversa uno svantaggio rispetto ai costi. Inoltre nel primo caso il concorrente più avvantaggiato avrà una maggiore redditività generando così flussi di cassa maggiori. Dunque in questa ottica è anche vero che posizionarsi in un mercato in crescita significa dover disporre di un elevato grado di liquidità per poter finanziare l’espansione. Dunque si può concludere dicendo che i fabbisogni finanziari sono più elevati nei mercati in crescita piuttosto che nei mercati stagnanti.