Il modello teorico della Biodanza (II parte)
Le potenzialità genetiche dell’essere umano, (le cinque “linee di vivencia”) sono: La Vitalità: riguarda il potenziale di equilibrio, di omeostasi, l’armonia verso la quale tendiamo naturalmente, energia
Le potenzialità genetiche dell’essere umano, (le cinque “linee di vivencia”) sono:
La Vitalità: riguarda il potenziale di equilibrio, di omeostasi, l’armonia verso la quale tendiamo naturalmente, energia biologica che l’uomo possiede e che utilizza per affrontare il mondo
L’Affettività: è la capacità di dare protezione e accettazione della diversità umana senza discriminazione
La Sessualità: è relativa alla capacità di sentire il desiderio sessuale e il piacere, attiene alla capacità di fecondazione
La Creatività: è la capacità di rinnovamento applicato alla propria vita, cioè di immettere la creatività in ogni atto
La Trascendenza: inerisce la capacità di andare al di là dell’Io e di identificarsi con la totalità cosmica, è la capacità di sperimentare gli stati di espansione della coscienza.
Queste cinque linee trovano tutte origine nell’esperienza originaria intrauterina, definita da Jung “esperienza oceanica”, la cui differenziazione ha origine nelle protovivencia, cioè nelle esperienze che il neonato realizza durante i sei mesi iniziali di vita, caratterizzate dalle sue prime risposte agli stimoli interni ed esterni. Tali risposte vengono apprese, e lasciano un’impronta sulla quale si svilupperanno le successive vivencia.
Nel modello teorico, l’integrazione è un processo verso il quale si dirige lo sviluppo delle linee di vivencia e consiste nell’interazione reciproca, dinamica e creativa che si produce nell’espressione di queste cinque linee (Biodanza, di Rolando Toro, Red Edizioni,Como 2000).