Dove sono?
– In termini assoluti, il numero maggiore di imprese femminili si concentra nelle regioni meridionali continentali: oltre 303mila imprese (il 25,8% del totale nazionale), che diventano 433mila (il 36,8%) se si considerano anche le isole.
– In termini assoluti, il numero maggiore di imprese femminili si concentra nelle
regioni meridionali continentali: oltre 303mila imprese (il 25,8% del totale nazionale), che
diventano 433mila (il 36,8%) se si considerano anche le isole. Seguono l’Italia Nordoccidentale
(24,7%), quella centrale (il 19,6%) e infine il Nord-Est (solo il 18,8%).
Analizzando i dati per regione il quadro cambia fortemente. La regione relativamente più
“femminile” è infatti il Molise, dove un’impresa su tre (il 32,3%) è gestita da donne, mentre
Lombardia ed Emilia Romagna si dividono l’ultimo posto in questa graduatoria. In termini
assoluti, invece, il contributo di ciascuna regione al totale delle imprese femminili vede in testa
la Lombardia con 153.755 imprese, seguita dalla Campania con 122.100 unità e dal Piemonte
con 97.049 imprese.
Cosa fanno?
Le imprese femminili attive a fine dicembre 2003 si concentrano prevalentemente nei settori
del Commercio e dell’Agricoltura (oltre 55 imprese su 100). Complessivamente, il 91,6% delle
imprese femminili opera in soli 6 settori di attività. Dopo commercio e agricoltura, i settori più
popolati sono le attività manifatturiere (10,6%), le attività immobiliari (9,5%) e gli altri servizi
pubblici, sociali e personali (8,9%).